Coronavirus Bologna, gli atleti possono usare le palestre al chiuso se con tampone negativo

Il sindaco di Bologna Virginio Merola ha firmato la proroga dell’ordinanza che consente l’utilizzo a porte chiuse degli impianti sportivi per chi svolge attività riconosciuta, ma solo se tamponati.

Gli impianti sportivi pubblici al chiuso, comprese le palestre scolastiche, si possono utilizzare a patto che l’attività si svolga a porte chiuse e che tutti gli atleti e gli operatori facciano il tampone. Lo prevede un’ordinanza del sindaco di Bologna Virginio Merola, prorogata questa mattina e con scadenza il 30 aprile (sarebbe non stata più in vigore da domani). L’utilizzo degli impianti fa riferimento alle attività sportive individuali e di squadra praticate da atleti agonisti che svolgono attività riconosciuta dal Coni e dal Cip di preminente interesse nazionale, nel pieno rispetto dei protocolli delle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e Enti di promozione sportiva, nonché dai provvedimenti a carattere locale, nel rispetto delle misure contenute nel Dpcm in vigore da sabato 6 marzo. 

Dunque gli atleti e tutti gli operatori sportivi potranno utilizzare gli impianti sportivi pubblici al chiuso, comprese le palestre scolastiche, solamente dopo essersi sottoposti ad un test molecolare o antigenico effettuato per mezzo di tampone per la ricerca del virus Covid-19 il cui esito negativo non può essere antecedente 72 ore all’ingresso in palestra. Il test deve essere ripetuto, con esito negativo, ogni 15 giorni. L’ordinanza ricorda poi che è vietato in tutti gli impianti sportivi pubblici, comprese le palestre scolastiche, l’utilizzo delle docce. 

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