Un ecografo contro le emorragie post-partum, il regalo all’Ospedale Maggiore di Bologna

L’emorragia del post partum (EPP) è un evento raro, si può manifestare entro 24 ore dopo il parto, ma potenzialmente pericoloso per la incolumità della neomamma, se non viene diagnosticato tempestivamente.

Un ecografo portatile per prevenire le emorragie post-partum. È il nuovo strumento diagnostico, per un valore di circa 20 mila euro, donato alla Maternità dell’Ospedale Maggiore da 88 cittadini riuniti nel progetto “Mamma in sicurezza” ideato dalla neomamma Eulalia Santato, suo marito Nicola Rizzoli, responsabile Commissione Arbitri per il Campionato di Calcio Serie A e B ed Evaldo Giacomucci, ginecologo-ostetrico della Maternità dell’Ospedale Maggiore. Alla donazione dell’ecografo ha partecipato anche la cantante Laura Pausini che ha regalato anche la colonna sonora del video realizzato per la raccolta fondi, al quale hanno partecipato anche Paolo Belli, Alessandra Monasta, Marco Di Vaio, Stefano Domenicali.

«La tanta attenzione profusa dalle ostetriche mi ha fatto capire quanto possano essere pericolose le emorragie uterine che, se non identificate in tempo, possono essere molto gravi per la salute della mamma. Da questa mia esperienza nasce il progetto Mamma in sicurezza, che ha raggiunto l’obiettivo di donare, alla Maternità del Maggiore, un ecografo portatile capace di diagnosticare prontamente, al letto della donna, eventuali complicazioni», ha raccontato Eulalia Santato.

L’emorragia del post partum (EPP) è un evento raro, si può manifestare entro 24 ore dopo il parto, ma potenzialmente pericoloso per la incolumità della neomamma, se non viene diagnosticato tempestivamente. La diagnosi precoce e il trattamento appropriato, insieme ad un efficace lavoro di team, sono i requisiti essenziali per ridurne al minimo i rischi. 80 mila donne ne sono morte nel 2018, in tutto il mondo. Attualmente in Italia la mortalità materna per emorragia post partum è di circa 9 madri per 100 mila nati.

Le emorragie post partum possono anche avvenire nel reparto di degenza con conseguente corsa in sala operatoria. Avere l’ecografo portatile, consente di effettuare la diagnosi al letto della paziente, prevenendo l’emorragia con la terapia più adeguata (medica, strumentale o chirurgica) e abbassando, contestualmente, il rischio di shock emorragico.

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