Tv straniere al posto dei canali Rai, ancora problemi nello switch-off del digitale terrestre

Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon hanno chiesto chiarimenti alla Rai ma quest’ultima ha minimizzato il problema facendo riferimento alla possibilità di vedere on line i programmi televisivi Rai.

Pagare il canone per poi magari trovare la Tv slovena sui canali Rai. Ecco cosa sta succedendo a molti cittadini dell’Emilia-Romagna ancora alle prese con lo switch-off dei canali tv del digitale terrestre, un passaggio che doveva concludersi rapidamente e senza danni. Invece, da molti mesi i problemi, insorti a marzo, non sono risolti e non è dato sapere se e quando lo saranno. «Come Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon, nei mesi scorsi avevamo richiesto un incontro urgente alla RAI, anche per valutare le modalità di risarcimento per i tanti cittadini costretti ad interventi – peraltro assai costosi – al proprio impianto di ricezione. Nonostante i nostri ripetuti solleciti RAI non ha ritenuto di incontrarci, rispondendo soltanto con una nota che non solo non tratta i temi da noi posti, ma che minimizza il problema facendo riferimento alla possibilità di vedere on line i programmi televisivi RAI. Nel frattempo su questo tema abbiamo incontrato il Corecom, e abbiamo scritto al presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini».

Tuttavia, i problemi continuano, si stanno valutando quali azioni mettere in campo nei confronti della RAI. Al di là degli aspetti economici, al di là dell’indifferenza per la parziale venuta meno di un servizio pubblico, preoccupa anche l’insensibilità della RAI per il lavoro di tanti propri dipendenti, a partire da quelli dell’informazione.  

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