Il Pignoletto sarà un vino “Doc”dell’ Emilia-Romagna

Una certificazione che sancirà la tutela europea di quella che è la seconda denominazione enologica più importante della Regione dopo il Lambrusco.

Il vino bianco Pignoletto si certificherà come di Denominazione di Origine Controllata (DOC) dell’Emilia-Romagna. A metterci il sigillo sulla qualità del vino tipico bolognese, ma che idealmente unisce l’Emilia alla Romagna perché prodotto da Modena a Forlì, è l’assemblea dei soci del Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna, dopo un lungo dialogo con la Regione, il ministero delle Politiche Agricole e la Commissione Europea. Dal 2021, quindi, il nome “Pignoletto” si affiancherà, in modo esclusivo, al riferimento geografico dell’Emilia-Romagna – una protezione comunitaria legata al territorio regionale che consentirà a questo vino di avere un riconoscimento ancora più importante sia a livello nazionale che internazionale.  La certificazione DOC sancirà per il Pignoletto la tutela europea. « Il Pignoletto rappresenta il vino che negli ultimi anni ha registrato i trend più importanti di crescita a livello nazionale e che al momento, nonostante la pandemia, ha fatto registrare una crescita del 10% nelle vendite nella grande distribuzione nel primo semestre», ha dichiarato  Carlo Piccinini, presidente del Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna.  

«Con questa proposta, all’apice della piramide qualitativa troveremo la DOCG “Colli Bolognesi Pignoletto”, una denominazione che include un territorio collinare molto ristretto posto a sud di Bologna, mentre la DOC “Pignoletto” diventerà DOC “Emilia-Romagna” e sarà riservata esclusivamente alla tipologia Pignoletto», commenta Giacomo Savorini, direttore dei Consorzi che oggi tutelano il vino Pignoletto, ossia Consorzio Pignoletto Emilia Romagna e Consorzio Vini Colli Bolognesi. 

Fonte: Consorzio Pignoletto

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