«Dateci la possibilità di ripartire», la moda bolognese è pronta per la Fase 2

«Le nostre imprese sono pronte per la Fase 2. Dateci la possibilità di ripartire». È il messaggio con cui il Polo moda Centergross e Confcommercio Ascom Bologna chiedono la veloce riapertura delle aziende e dei negozi della moda, in piena ottemperanza con le più stringenti norme sanitarie. Davanti al rischio di mettere a repentaglio l’intero settore, oggi la necessità per gli imprenditori è quella di un immediato rientro nelle proprie aziende, utile alla riorganizzazione del ciclo produttivo e di quello commerciale in totale sicurezza. «Siamo pronti all’immediata riapertura delle aziende del nostro distretto nel pieno rispetto delle norme sanitarie. Le operazioni di messa in sicurezza e di riavvio di tutte le attività inerenti al ciclo produttivo possono richiedere fino a due settimane di tempo a seconda della grandezza delle realtà coinvolte: per questo è fondamentale tornare al lavoro il prima possibile», ha affermato Piero Scandellari, presidente di Centergross.  

La riapertura dell’intera filiera della moda, dalla produzione alla distribuzione, è una necessità non più rinviabile. È così anche per Enrico Postacchini, presidente di Confcommercio Ascom Bologna: «Dobbiamo ripartire il prima possibile, chiaramente in totale sicurezza, ma senza perdere ulteriore tempo. Le imprese del comparto sono ferme da oltre un mese e il rischio che un asset altamente strategico per tutto il made in Italy non riesca a recuperare i livelli di occupazione, reddito e consumi precedenti l’emergenza Coronavirus cresce di giorno in giorno», ha detto Postacchini. 

Il distretto della moda bolognese e l’associazione di categoria della Città Metropolitana di Bologna chiedono, dunque, un impegno da parte dello Stato per incentivare i consumi di prodotti italiani attraverso la riduzione, se non l’azzeramento, delle aliquote IVA fino al 31 dicembre 2020 e la riduzione dei contributi fino al termine del 2021, per mantenere i lavoratori a costi sostenibili. Di grande importanza sarà anche la creazione di una campagna nazionale di valorizzazione del vero made in Italy per incentivare il consumo di prodotti italiani.  

Condividi