Sicurezza a Bologna, frase infelice del sindaco Lepore: scoppia la polemica

Le recenti dichiarazioni del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sulla sicurezza in città hanno scatenato un’accesa reazione dall’opposizione, in particolare dai rappresentanti di Fratelli d’Italia (FdI) e Lega. Durante un incontro con la stampa al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza, Lepore ha affermato: «Abbiamo molte segnalazioni da un parente di un rappresentante di Fratelli d’Italia, che prendo sul serio perché, nonostante questo, è un cittadino».

Queste parole hanno immediatamente provocato una forte indignazione tra le fila dell’opposizione. Il senatore Marco Lisei (FdI) ha criticato duramente il sindaco, definendo la sua affermazione «di gravità inaudita».. Secondo Lisei, Lepore avrebbe lasciato intendere che i cittadini parenti di esponenti di Fratelli d’Italia siano oggetto di particolare attenzione e monitoraggio da parte dell’amministrazione comunale. «Facciamo fatica a trovare altre risposte che non siano definibili come ‘liste di proscrizione’, una vera e propria schedatura degli esponenti di FdI,” ha dichiarato Lisei, evidenziando come queste pratiche minaccino la democrazia e la libertà nella città.

Anche i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, tra cui Francesca Scarano, Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone e Manuela Zuntini, hanno espresso preoccupazione e sdegno per le parole del sindaco. In una nota congiunta, i consiglieri hanno definito l’affermazione di Lepore un «grave attacco alla libertà e alla dignità dei cittadini». Scarano e gli altri consiglieri hanno inoltre accusato Lepore di fare distinzioni tra cittadini di serie A e serie B, e di non aver affrontato adeguatamente il problema della sicurezza in città sin dall’inizio del suo mandato.

“Bologna sta andando a rotoli e il sindaco, non sapendo cosa fare, prova maldestramente ad attaccare il governo,” si legge nella nota, in cui si chiede al sindaco di nominare un assessore alla sicurezza e di assumere 150 nuovi agenti della Polizia Locale. In caso contrario, concludono i consiglieri, Lepore dovrebbe dimettersi per “manifesta incapacità”.

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