Congresso Pd, a Bologna nella prima fase la spunta Zingaretti

Nella prima fase di oggi del congresso del Partito democratico, a Bologna le votazioni sono in linea con il quadro nazionale: il candidato a segretario del Pd, già presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, si assesta al 47 per cento distanziando il principale competitor, Maurizio Martina 

«Un risultato per niente scontato, considerato lo schieramento che si era saldato attorno all’ex segretario Pd, comprendente quasi tutti i parlamentari dem, fra cui entrambi gli sfidanti all’ultimo congresso provinciale», ha scritto oggi sulla su pagina Facebook Sergio Lo Giudice, presidente di ReteDem e componente della direzione nazionale Pd. 

«Si tratta di un rimescolamento profondo che ci dice soprattutto due cose. – spiega Lo Giudice –  La prima è che il nocciolo del messaggio di Nicola Zingaretti ha raggiunto il cuore e la testa della gran parte dei militanti dem: la necessità di voltare pagina per di costruire un progetto nuovo che coniughi lo sviluppo economico con una redistribuzione più equa delle risorse. Il secondo è che, di fronte alla forza di una proposta solida e che dà speranza, le vecchie filiere di partito non reggono più come un tempo e lasciano spazio a nuovi scenari». 

Secondo il presidente di ReteDem, da oggi si i apre la fase più appassionante, quella che esce dalle sedi di partito e parla al Paese, in vista delle primarie aperte del 3 marzo. 

«Discuteremo se dare vita al fronte dei riformisti moderati contro quello dei populisti o se iniziare a chiamare col suo nome la destra nazionalista e xenofoba che ci governa, raccolta attorno alla Lega di Salvini e all’attuale leadership del M5S», ha chiuso Lo Giudice.

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