Azzolina a Bologna: «I mono-banchi sono un investimento» 

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, oggi era a Bologna per partecipare al Tavolo regionale sulla ripresa svoltosi nell’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna in cui il tema sull’investimento dei mono-banchi ha fatto da padrone. Mono-banchi, banchi singoli, banchi per il distanziamento sociale, o come li si voglia chiamare, sono la parte principale del nuovo arredamento scolastico che organizzerà gli spazi didattici a partire da settembre quando, finalmente, gli studenti e le studentesse non saranno più costretti a seguire le lezioni on-line e a distanza in modo da ridare un volto a questa scuola alienata dal Covid. Secondo le parole menzionate oggi dalla ministra, questi nuovi banchi saranno differenti a seconda dell’età degli studenti, quindi adeguandosi e rispettando le diverse esigenze richieste rispettivamente dalla scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado. 

Inoltre, essi saranno suddivisi in due tipologie: è stata indetta la gara d’appalto europea ad opera del Commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, per l’acquisto di tre milioni di banchi anti-Covid di cui una metà sarà realizzata in versione tradizionale mentre l’altra metà in versione innovativa e da cui la città metropolitana di Bologna attingerà ad un totale di circa 3.000 banchi. La scadenza del bando è stata fissata per il 30 Luglio con firma del contratto da parte dell’azienda vincitrice entro il 7 Agosto e la consegna del materiale richiesto entro e non oltre la fine dell’estate, più precisamente il 31 Agosto. 

Si sono succedute polemiche di varia natura inerente al tema, primo fra tutti il costo: un banco tradizionale come quelli utilizzati fino ad ora all’interno dei nostri complessi scolastici viene a costare intorno ai 50 euro contro i 300/400 euro dei nuovi compagni banchi all’avanguardia. Insomma, una distanza che costerà cara e di cui in particolare Matteo Richetti, senatore di Azione, si è occupato presentando la questione a livello parlamentare in merito ai criteri utilizzati per tale scelta. A chi utilizza toni apocalittici,  la ministra Azzolini risponde: «Penso che sui banchi si stia trattando la questione con molta superficialità. Noi abbiamo fatto delle richieste specifiche alle scuole, ci sono diverse tipologie di banchi, quelli che avete visto sui giornali sono per gli studenti più grandi e sono già utilizzati in tantissime scuole italiane, quelle più innovative. Sono un investimento». 

Foto: Ansa / Matteo Bazzi

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