A Bologna un nuovo Fondo sociale per aiutare le persone più colpite dalla crisi legata alla pandemia

“Dare per Fare”, uasce un nuovo Fondo sociale di comunità: risorse, beni, progetti, idee per sostenere le persone più colpite dalla crisi economica e sociale legata all’emergenza Covid.

“Dare per Fare”: si chiama così un nuovo Fondo sociale di comunità di welfare presentato questa mattina dal sindaco della Città metropolitana di Bologna, Virginio Merola, che raccoglie risorse, beni, progetti, idee per sostenere le persone più colpite dalla crisi economica e sociale legata all’emergenza Covid. Questo nuovo Fondo di comunità metropolitano ha l’obiettivo di sviluppare un senso di appartenenza ad una comunità ampia come quella metropolitana, che attraversa un momento di fragilità. 

La campagna di comunicazione 

L’immagine di un ombrello colorato che offre riparo affinché nessuno resti scoperto in questo difficile periodo, rappresenta l’azione della comunità che insieme sostiene chi ha più bisogno. Oltre all’immagine ci sono due parole chiave: dare e fare. “Fare” cosa? Raccogliere risorse in termini di beni e denaro, acquistare alimenti, beni di prima necessità, dispositivi digitali e connessioni per “dare” sostegno a un dignitoso abitare e per progettare percorsi lavorativi e formativi innovativi e sostenibili. 

Il Fondo prevede donazioni da parte di cittadini che vogliano sostenere le persone della comunità bolognese più colpite dalla crisi economica e sociale. Inoltre, fa sapere la Città metropolitana di Bologna, “Dare per Fare” è un nuovo Fondo per dare forza al sentirsi della comunità metropolitana bolognese, «affidando a ciascuno la possibilità di compiere un gesto attivo per elevare la qualità della vita di tutti. Ciascuno secondo le sue disponibilità (da tanti euro a una sola ora di lavoro)». 

Da oggi è online il sito dareperfare.it per promuovere il progetto e coinvolgere la comunità metropolitana e i possibili donatori. Un pulsante in evidenza invita all’azione chi vuole donare e contribuire al Fondo, quattro sezioni identificano gli ambiti di azione prioritari che ogni donatore potrà scegliere. 

Le risorse 

La Città metropolitana di Bologna ha dato il via alle donazioni con 560 mila euro per acquistare dispositivi digitali e connessioni. Due milioni di euro arriveranno dal Comune di Bologna per lo sviluppo e il rafforzamento dell’azione metropolitana di inserimento lavorativo e sostegno al reddito. Un altro milione di euro sarà donato dalle Unioni e dai Comuni dell’area metropolitana nell’ambito del Fondo per rafforzare azioni di sostegno al reddito. 

Altri enti hanno partecipato al percorso di costruzione del Fondo come per esempio le Organizzazioni sindacali che attiveranno la raccolta di fondi attraverso la donazione di ore di lavoro da parte dei lavoratori, accompagnata da una compartecipazione finanziaria delle aziende che si renderanno disponibili.  Le Associazioni imprenditoriali, invece, sensibilizzeranno e supporteranno le imprese associate nella partecipazione al Fondo con donazioni, progetti, servizi. Il Gruppo Hera, società che gestisce l’energia e i rifiuti, avvierà un’iniziativa con i lavoratori per la donazione di ore lavoro attraverso la modalità del raddoppio (un’ora donata dal lavoratore, un’ora donata dall’azienda. 

L’Autostazione di Bologna metterà a disposizione suoi locali per fornire spazi utili all’attività degli empori solidali (immagazzinamento e stoccaggio). 

Oltre all’erogazione di risorse economiche e alla distribuzione di beni di prima necessità e dispositivi digitali verranno promossi progetti innovativi nell’area del lavoro e dell’abitare, che rappresentano i principali nodi critici ai quali è più complesso dare risposte. 

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