Impianti sportivi al chiuso sono aperti a Bologna, tampone obbligatorio per gli atleti

Per un’ordinanza comunale che resterà in vigore fino al 5 marzo, termine delle misure contenute nell’ultimo Dpcm.

Da oggi gli impianti sportivi al chiuso si possono utilizzare. Lo prevede un’ordinanza firmata dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, che consente da l’utilizzo degli impianti sportivi al chiuso, comprese le palestre scolastiche. A patto che gli operatori e gli atleti abbiano fatto il tampone (obbligatorio).  Dunque, da oggi 1 febbraio tutti gli atleti, le atlete, gli operatori e le operatrici coinvolti nello svolgimento di attività sportive individuali e di squadra riconosciute dal Coni e dal Cip di preminente interesse nazionale, potranno utilizzare gli impianti sportivi e le palestre scolastiche (a porte chiuse) solamente dopo essersi sottoposti a un test molecolare o antigenico (il tampone per la ricerca del virus Covid-19) il cui esito negativo non può essere antecedente alle 72 ore all’ingresso nell’impianto.

Il test dovrà essere ripetuto ogni 15 giorni. Inoltre, in tutti gli impianti sportivi pubblici, comprese le palestre scolastiche, è vietato l’utilizzo delle docce. Il tampone obbligatorio, che costituisce un nuovo strumento di screening sul territorio, è stato condiviso il 28 gennaio scorso dal Tavolo Metropolitano sulla sicurezza del luoghi di lavoro-sport, riunito alla presenza degli assessori allo sport dei Comuni della Città metropolitana, dell’Ausl, del CONI, di alcuni gestori degli impianti sportivi e di rappresentanti degli enti di promozione sportiva. 

Da questa settimana inoltre in Emilia-Romagna tutti i cittadini iscritti al sistema di assistenza sanitaria regionale potranno effettuare il test antigenico rapido nasale (tampone rapido) e il test sierologico nelle farmacie convenzionate al prezzo calmierato di 15 euro. 

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