Si apre un nuovo supermercato Conad a Bologna di fianco la cattedrale, è già polemica

All’interno di un edificio storico in via Indipendenza nell’ex Monte di Pietà, accanto alla cattedrale di San Pietro di Bologna. Critiche da parte di alcune associazioni tra cui il Comitato per Bologna Storica e Artistica.

Solo prodotti che siano eccellenze del territorio. Si presenta con questa formula il nuovo supermercato Conad in via Indipendenza, molto criticato per la sua posizione di fianco alla cattedrale di San Pietro a Bologna. Oltre 600 metri quadri di negozio alimentare all’interno di un edificio storico in pieno centro di Bologna. Aprirà per i clienti domani, ma oggi c’è stata l’inaugurazione ufficiale. Per non inimicarsi i cittadini contrari all’apertura di un nuovo supermercato Conad assicura che darà lavoro a 45 persone, di cui 38 neoassunte. Lo stile del negozio alimentari sarà Sapori&Dintorni: un format pensato dalla catena di supermercato per le città d’arte e dedicato alle eccellenze. 

All’interno sarà anche presente un ristorantino l’ItalianBistrò dove si potranno degustare i prodotti del territorio. Il nuovo supermercato, che si presenta come d’élite, si aggiunge ai 46 punti vendita Conad già presenti a Bologna e provincia. 

«Lo abbiamo voluto fare perché volevamo mantenere e ribadire un ruolo centrale che abbiamo nella città, cercando e sperimentando un format distributivo innovativo rispetto a quella che può essere la presenza della distribuzione moderna all’interno dei centri storici urbani italiani. Abbiamo assistito nel corso degli ultimi 15 anni a una desertificazione soprattutto dell’offerta nel mondo dell’alimentare all’interno dei centri urbani, c’è bisogno di recuperarla», ha spiegato ai giornalisti l’amministratore delegato Conad Francesco Pugliese. 

Contrariati all’apertura di questo nuovo supermercato in via Indipendenza, al posto del Monte di Pietà, sono le associazioni (Italia Nostra, Comitato per Bologna Storica e Artistica e altre). « Prendiamo atto del collasso della tutela: non ci vuole molto per capire che intervenire limando un po’ il progetto non serve a niente quando è l’intero edificio a subire uno stravolgimento totale e irreparabile. Scompare dietro gli scaffali dei pomodori e dei biscotti un edificio con secoli di storia descritto nelle guide e fino a pochi anni fa arredato con opere d’arte di grande pregio (qualcuno ricorderà ancora le visite guidate). Le giustificazioni dello scempio… (la creazione di posti di lavoro o la difesa dell’edificio da altre speculazioni commerciali) sono così opportunistiche che non meritano neanche un commento», si legge sulla pagina Facebook del Comitato per Bologna Storica e Artistica.

 

foto: da Facebook

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