Traffico paralizzato, code chilometriche e tempi di percorrenza triplicati. L’area di Porta San Felice, uno dei principali snodi viari di Bologna, sta vivendo giornate di grande difficoltà a causa dell’avvio del nuovo cantiere della Linea Rossa del tram. I lavori, che coinvolgono l’incrocio con i viali, hanno ridotto la carreggiata e reso ancora più critica una situazione già complicata dalla viabilità cittadina.
Le conseguenze non si sono fatte attendere: lunghe file, rallentamenti e disagi per chi quotidianamente attraversa questa zona per raggiungere il centro, l’Ospedale Maggiore, Borgo Panigale o Casalecchio. A farne le spese non sono solo gli automobilisti, ma anche le attività economiche del quartiere, che già da tempo convivono con i disagi causati dai cantieri aperti su Via Riva Reno e San Felice.
A sollevare il problema è Confcommercio Ascom Bologna, che evidenzia come la scelta di avviare i lavori a maggio, in pieno anno scolastico e prima dell’inizio dell’estate, abbia aggravato la situazione. Una tempistica che, secondo l’associazione, sarebbe dovuta essere diversa: i cantieri avrebbero potuto essere aperti a scuole chiuse, per contenere l’impatto sul traffico.
«Come Confcommercio Ascom Bologna avevamo prefigurato un quadro da tempesta perfetta per la mobilità bolognese che purtroppo si sta progressivamente concretizzando con una città che è diventata un immenso cantiere», sottolinea Renato Nucci, presidente della Circoscrizione Cittadina Porto Saragozza.
Nucci chiede ora che il Comune intervenga al più presto per limitare i disagi. Tra le misure suggerite, una revisione della temporizzazione dei semafori e una presenza più costante della Polizia Locale per evitare ingorghi. Confcommercio propone anche di consentire ai mezzi operativi con contrassegni il transito lungo l’asse Farini-Carbonesi, così da alleggerire la pressione sui viali.
La situazione rischia di peggiorare nei prossimi mesi, considerando che i lavori nell’area sono destinati a proseguire almeno fino alla fine del 2025. «Inutile concludere che il conto pagato da imprese e cittadini sarà molto alto se l’Amministrazione Comunale non riuscirà tempestivamente a mettere in campo interventi correttivi e una programmazione dei cantieri più lungimirante e attenta alle esigenze della città», conclude Nucci.