La Regione Emilia-Romagna preferisce, al momento, rinforzare il tracciamento del virus sul territorio invece che chiudere con un coprifuoco le città della regione.
Non ci sarà il coprifuoco in Emilia-Romagna. Lo ha dichiarato ieri sera al Tg3 regionale il presidente Stefano Bonaccini perché nonostante siano aumentati i contagi da Coronavirus, la Regione sta facendo molti più test, ampliando esponenzialmente il tracciamento sul territorio. «Ieri circa 10mila persone, studenti e genitori, sono andati nelle farmacie, vuol dire che la misura è molto apprezzata. Non bisogna mai cantare vittoria, stare sempre molto attenti. Il virus sta circolando anche da noi, seppur in modo più contenuto che in altre parti d’Italia», ha commentato Bonaccini. Infatti, da ieri sono disponibili in tutte le farmacie gratuitamente, test sierologici per ricercare anticorpi al coronavirus per i ragazzi fino ai 18 anni e le loro famiglie ma anche per tutti gli studenti universitari.
Trasporti e scuole in Regione
In merito ai nodi dei trasporti e della scuola, la Regione ha agito aumentando il numero degli autobus di altre 120 unità, che verranno distribuiti sulle aree più critiche, oltre ai 270 che erano già stati aggiunti durante lìestate, raggiungendo così oltre 400 mezzi in più rispetto a prima del lockdown.
Per la scuola, invece, Bonaccini valuta la possibilità dello scaglionamento degli orari delle lezioni, disponendo le classi su turni per evitare l’affollamento dei mezzi, se sarà necessario.
Posti in terapia intensiva
«In Emilia-Romagna abbiamo già allestito 634 posti letto di Terapia intensiva permanenti, dai 449 che erano, distribuiti sulla rete ospedaliera delle diverse province” ha commentato Bonaccini in un tweet ieri sera. La Regione è vicinissima all’obiettivo fissato dal Ministero della Salute: 641 posti.