«La Turchia resti nella convenzione di Istanbul», il Comune di Bologna espone uno striscione a favore delle donne turche

Solidarietà alle donne turche dal Comune di Bologna che oggi espone uno striscione contro la decisione del presidente turco Erdogan di uscire dalla convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne.

«Con le donne turche. La Turchia resti nella convenzione di Istanbul che protegge le donne dalla violenza maschile». È la scritta su uno striscione esposto oggi al balcone della Sala Rossa di Palazzo d’Accursio, sede del Comune di Bologna, per protestare contro la decisione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di far uscire la Turchia dalla Convenzione di Istanbul. Il Comune di Bologna aderisce così alla campagna a sostegno delle donne in Turchia promossa dalle associazioni Donne in Nero, Period Think Tank, Casa delle Donne, Udi Bologna contro una decisione che rischia di mettere a repentaglio i diritti delle donne.  

La Convenzione di Istanbul è una convenzione del Consiglio d’Europa contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, approvata dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011 e aperta alla firma l’11 maggio 2011 a Istanbul. Il trattato si propone di prevenire la violenza, favorire la protezione delle vittime ed impedire l’impunità dei colpevoli. È stato firmato da 32 paesi e il 12 marzo 2012 la Turchia è diventata il primo paese a ratificare la Convenzione. Il presidente turco Erdogan ha annunciato il ritiro sabato 20 marzo, scatenando proteste nel paese e la condanna da parte delle Istituzioni europee e del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Secondo le autorità turche, le leggi nazionali sono sufficienti a garantire la protezione delle donne. 

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