Insulti del governo ai giornalisti, per la Uil sono una minaccia alla democrazia

La Uil Emilia Romagna in difesa dei giornalisti. Ha deciso di partecipare al flash mob organizzato dell’Ordine dei giornalisti e dall’Aser (Associazione stampa Emilia-Romagna) lo scorso 13 novembre anche la confederazione sindacale della Uil dopo gli insulti ai giornalisti chiamati “infimi sciacalli e  “puttane” dal vice premier Luigi Di Maio e da Alessandro Di Battista del Movimento 5 stelle. Secondo il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani, le minacce penta-stellate «sono un becero tentativo di minare l’articolo 21 della nostra Costituzione e, in senso più ampio, l’istituto democratico a fondamento della nostra Repubblica». Ma ciò che ha lasciato di stucco al segretario Uil è stata la minaccia di intervenire sul fondo dell’editoria. Secondo Zignani, «tagliare il fondo per l’editoria fino ad azzerarlo, significa gettare in mezzo ad una strada dei lavoratori. Giornalisti certo, ma anche poligrafici, ad esempio.  E questo non va certo nella direzione della tanto sbandierata volontà di creare occupazione».

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