Il turismo è stato il tema al centro dell’ultimo incontro del ciclo «È arrivato domani» organizzato dalla Città Metropolitana di Bologna in cui si è discusso dell’impatto del Covid sul sistema imprenditoriale.
L’impatto del Covid sul turismo di Bologna e dintorni. È stato il tema dell’ultimo appuntamento di ieri del ciclo È arrivato domani, una serie di incontri online organizzati dalla Città Metropolitana di Bologna e Insieme per il lavoro, «per raccontare il sistema imprenditoriale dopo la crisi sanitaria, connettere i saperi e le storie, individuare modalità per sostenere chi è più a rischio», come si legge nel programma.
La conferenza “Il sistema turistico dopo la crisi sanitaria” ha messo in luce le conseguenze della pandemia sul turismo nei territori dell’area metropolitana di Bologna, evidenziando non solo i dati negativi ma anche possibili idee per il futuro, in vista di una ripartenza che però tarderà ad arrivare, viste le attuali condizioni in cui ci troviamo. Come sottolineato da Cristina Mottironi, direttrice del Master in Economia del Turismo dell’Università Bocconi, «il turismo è stato uno dei settori più colpiti dal lockdown, ma la sua resilienza è già stata e sarà essenziale in futuro». Infatti, in base a quanto emerso dall’incontro, anche dopo la prima fase emergenziale, il settore aveva dato segnali di speranza nel mese di agosto, in cui le perdite sono state più contenute e si è rafforzato il turismo domestico, quello cioè degli italiani in Italia.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche Enrico Postacchini, amministratore delegato dell’aeroporto Marconi di Bologna, che ha sottolineato come, nonostante le enormi difficoltà poste dalla pandemia, questo periodo si stia utilizzando al massimo per concentrare gli investimenti nel rinnovo delle strutture aeroportuali, in modo da essere pronti e non creare disagi quando i flussi di viaggiatori riprenderanno. Postacchini ha infatti dichiarato che «la sfida dei cieli si vince a terra» è che, grazie agli sforzi di questi anni, il Marconi di Bologna si sta trasformando in una delle strutture italiane con i servizi più sviluppati, anche in vista della prossima inaugurazione del Marconi Express, il treno ad alta velocità che collegherà l’aeroporto al centro città.
Importante per la Città Metropolitana di Bologna è senz’altro anche il turismo sportivo, rappresentato oggi dal presidente di Formula Imola Uberto Selvatico Estense, che si dichiara ottimista, nonostante la cancellazione di eventi importanti a causa dell’emergenza.
Per contrastare le ingenti perdite dovute alla crisi sanitaria in atto, la Città Metropolitana di Bologna ha scelto di lavorare sul turismo di prossimità e quindi di valorizzare nuove aree del territorio, come ad esempio quelle dell’Appennino, seguendo una strategia già usata da qualche anno. È in breve quanto affermato da Patrik Romano, direttore generale di Bologna Welcome, che ha inoltre evidenziato l’importanza di organizzazione e sicurezza della meta turistica in un periodo come questo: «una città sicura è una città organizzata».
Tante speranze sono quindi emerse durante quest’ultimo appuntamento di È arrivato domani, speranze che però non possono che riferirsi a un futuro non ancora prossimo. Secondo la dottoressa Mottironi, infatti, una totale ripresa del settore non si avrà prima del 2023-2024, ma la capacità di innovarsi e trasformarsi, tipica di un turismo capace di riorganizzare i suoi servizi e di adattarli alle circostanze, risulterà senza dubbio utile per affrontare l’attesa.