Coronavirus, sospesi gli affitti per gli immobili di proprietà del Comune di Bologna 

Sospesi ma non annullati: prima o poi i mesi di affitto non pagati, perché sospesi da agevolazioni, bisognerà pagarli in un’unica rata oppure fino a un massimo di 24 rate.

Per immobili di proprietà del Comune di Bologna oggetto di contratti di locazione o di concessioni-contratto destinati ad attività sospese per effetto dei decreti governativi o comunque danneggiate dall’emergenza sanitaria, saranno sospese le fatture relative ai canoni di affitto dal mese di febbraio 2021 al mese di agosto 2021. Alla ripresa dell’emissione delle fatture, il locatario o concessionario può scegliere di corrispondere i canoni pregressi in un’unica rata oppure di rateizzare fino a un massimo di 24 rate senza more né interessi. Per chi sceglie un’unica rata, da corrispondere entro il mese di settembre 2021, ci sarà uno sconto del 30% per le attività di bar, ristorante, osteria, albergo, agenzia viaggi e ippodromo, e del 20% per tutte le altre attività che possono ottenere l’agevolazione. Lo ha deciso la  giunta del Comune di Bologna che ha approvato ieri una delibera che riconferma una serie di misure a sostegno delle attività commerciali in affitto in locali di proprietà comunale e danneggiate dall’emergenza coronavirus. 

Le agevolazioni descritte si applicano ai contratti commerciali destinati alle attività sospese dai decreti governativi o comunque danneggiate dall’emergenza sanitaria, ai mercati oggetto di contratti di carattere patrimoniale (mercato delle Erbe, mercato Laura Bassi Veratti, mercato Panigal), che contengono sì attività di vendita di prodotti alimentari che sono sempre autorizzati dalla normativa ma anche attività di vendita di categorie merceologiche eterogenee per le quali la gestione economica è difficoltosa. L’Amministrazione comunale invierà a tutti i soggetti che possono beneficiare di queste misure una comunicazione, l’adesione sarà solo su base volontaria e se espressamente richiesta. 

Le agevolazioni non si applicano ai contratti per i quali sono in corso scomputi dei costi di interventi straordinari dal canone, fatta salva la possibilità di prevedere l’allungamento della durata contrattuali, ai soggetti che al 31 marzo 2021 risultino morosi per importi di competenza del 2019 o antecedenti e ai soggetti che non stanno rispettando i piani di rientro accordati per effetto di precedenti agevolazioni. 

I soggetti che invece risultano morosi per importi di competenza del 2020 e gennaio 2021, periodo in cui l’emergenza sanitaria era già in essere, potranno usufruire di questa agevolazione. In questo caso dovranno presentare una proposta di piano di rientro fino a un massimo di 12 rate mensili senza more né interessi.

Le libere forme associative e gli altri soggetti che svolgono attività per la tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini che hanno sospeso le attività a causa delle limitazioni in vigore per l’emergenza sanitaria e che sono in affitto in locali di proprietà comunale, potranno usufruire di agevolazioni oggetto di un’ulteriore delibera. 

 

fonte: Comune di Bologna

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