Un gruppo di città europee contro gli affitti brevi di Airbnb, ci entra anche Bologna

Bologna si unisce alle città europee di Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Parigi e Barcellona per contenere le conseguenze degli affitti brevi gestiti dalle piattaforme digitali, come per esempio Airbnb, Per Bologna, uno degli impatti più forti è la diminuzione delle case in affitto per gli studenti universitari. Il gruppo delle città a cui si è unito anche il capoluogo emiliano nasce per formulare insieme proposte di regolazione a livello europeo. Alcune di queste hanno già provato a regolamentare il mercato, ma un’azione coordinata a livello europeo, a partire dalla Commissione Europea che a breve sarà rinnovata, inciderebbe in maniera più uniforme. 

«Entriamo in questo gruppo di grandi città convinti che questo tema sia importante e vitale per il futuro delle nostre comunità. Siamo orgogliosi di lavorare con Barcellona, Amsterdam, Parigi e le altre grandi città e capitali europee», ha dichiarato Matteo Lepore, assessore Turismo e promozione della città di Bologna. 
Il gruppo, in questo modo, intende anche promuovere un’azione che parta dalla conoscenza diretta del fenomeno sul territorio. La prossima riunione del gruppo si terrà a Bruxelles, nel mese di settembre.

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