Un nuovo futuro sta prendendo forma per l’ex Centrale del Latte di via Corticella 129 a Bologna. L’edificio, ormai abbandonato e vuoto da vari decenni, entro 2 anni verrà riqualificato e gestito dal collettivo Laboratorio Crash! che ha già in programma varie iniziative sociali e culturali per la sua riapertura. La ristrutturazione sarà sostenuta attraverso una raccolta fondi. A giugno gli spazi dell’ex Centrale erano stati messi al bando dal Comune di Bologna. Ad ottenere la loro gestione sono state l’Assemblea e le reti sociali del Laboratorio Crash!, un’ esperienza politica e culturale attiva nel territorio bolognese da più di 15 anni.
Crash! ha più volte recuperato negli scorsi anni, attraverso l’auto-organizzazione, immobili pubblici e privati lasciati all’incuria e al degrado per trasformarli in spazi accessibili ai cittadini. Con la vincita del bando, gli spazi dell’Ex Centrale diventeranno così i luoghi dove poter ricominciare i progetti interrotti dopo lo sgombero dell’8 agosto 2017 dall’immobile di via della Cooperazione, 10.
Il progetto di rigenerazione sarà sostenuto da soli finanziamenti privati e donazioni attraverso una campagna di crowdfunding. L’obiettivo della raccolta fondi prevede l’acquisizione dei mezzi necessari a realizzare l’intervento di ristrutturazione. L’associazione Ex Centrale Bologna, nata in occasione della riapertura dell’immobile, ha specificato la volontà che il progetto sia sostenibile in termini economici, ecologici e sociali. Proprio per questo ad occuparsi dei lavori di riqualificazione sarà l’associazione degli Architetti di Strada: un gruppo di professionisti del mondo dell’edilizia che si propone di migliorare la risposta ai disagi sociali e abitativi con soluzioni tecniche di alta qualità e costo contenuto.
La riqualificazione della struttura è stata pensata in termini di inclusività, che la renderebbero accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità. «Nostra intenzione è costruire all’interno dello spazio una sala prove autogestita e uno studio di registrazione accessibile alla popolazione del quartiere, un laboratorio di serigrafia, un archivio storico dei movimenti sociali e degli sportelli di ascolto», dichiara Ex Centrale Bologna. Spazio anche al rispetto della natura: «Vogliamo dare vita a buone pratiche ecologiche ospitando mercati contadini basati sulla produzione biologica a chilometro zero e lavorando con associazioni che operino fuori dalla logica dello sfruttamento del lavoro e del caporalato». L’Ex Centrale vuole dunque diventare uno spazio aperto a tutta la città. Un punto di ritrovo e di incontro sia per la popolazione giovanile sia per quella più anziana, a partire da una fitta programmazione artistica e culturale comprendente concerti, opere teatrali, presentazioni di libri, dibattiti. L’idea dei volontari è quella di inserirsi in un quartiere a rapida trasformazione come quello di Corticella, entrando in relazione con la sua vita sociale a partire dall’ascolto delle esigenze della sua popolazione.
Il progetto di riqualificazione e la campagna di raccolta fondi verranno presentati al pubblico nella serata di venerdì 8 novembre all’interno del Parco Caserme Rosse in via Corticella, 147 dalle 19.30. È in programma un dibattito con i componenti di Ex Centrale Bologna e di Architetti di Strada e a seguire una cena di autofinanziamento che propone sia un menù tradizionale sia uno vegano per il contributo di 20 euro.
Con il contributo di Rachele Baccichet