Terapia gratis per le persone transgender che vogliono cambiare sesso, in Emilia-Romagna è legge

D’ora in poi, in Emilia-Romagna le persone con disforia di genere potranno ricevere gratuitamente le terapie ormonali adeguate sotto stretto controllo del Servizio sanitario regionale.

Terapia ormonale gratis per le persone transgender che vogliono cambiare sesso in Emilia-Romagna. Lo stabilisce la recente attuazione di una legge regionale del 2019 che prevede che i farmaci per la terapia cosiddetta Tos usata dalle persone con disforia di genere siano gratuiti anche per coloro che non ricorrono all’intervento chirurgico per il cambio anatomico del sesso. Il tutto sotto stretto controllo del Servizio sanitario regionale e i farmaci verranno erogati direttamente dalle farmacie ospedaliere. «Il nostro può considerarsi un sistema che ha lo scopo di garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione equa delle prestazioni sanitarie», ha commentato la notizia l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini.  Queste terapie saranno, dunque, gratuite e possono essere somministrate sia durante il periodo di transizione, in cui la persona inizia ad assumere le caratteristiche fenotipiche del sesso opposto, sia per coloro che decidono di non ricorrere all’intervento chirurgico ma che vogliono unicamente il cambio anagrafico del sesso.

Soddisfazione dell’approvazione in Giunta regionale di questa legge è stata espressa anche dalle associazioni che lottano per l’uguaglianza dei diritti delle persone transgender. «Un passo importantissimo per le persone trans, perché negli ultimi anni abbiamo assistito addirittura alla mancanza di questi farmaci», ha dichiarato il coordinatore di Arcigay Emilia-Romagna, Marco Tonti. 

Non è della stessa opinione il capogruppo in Regione Emilia-Romagna, Matteo Rancan, secondo cui sarebbe scandaloso e addirittura «terribile che, nel bel mezzo di una pandemia globale l’Emilia-Romagna deliberi di fornire gratuitamente terapie ormonali a coloro che vogliono cambiare sesso. Era davvero una priorità da affrontare ora? A me sembra paradossale» conclude Rancan. 

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