È previsto un investimento di 30 milioni di euro per riqualificarle. Riapriranno le Terme basse, aprirà una spa termale, un percorso ciclopedonale e nuove strutture ricettive.

Le antiche Terme di Porretta, sull’Appennino bolognese, non saranno più solo delle antiche terme. Verranno ristrutturate e riqualificate per dare spazio al primo centro nazionale di riabilitazione e cura per pazienti Inail grazie a un investimento di 30 milioni di euro stabilito da un accordo tra la stessa Inail, il gruppo Monti Salute più e la Regione Emilia-Romagna. 

Il 2 aprile saranno riaperte al pubblico le Terme basse e le 14 tipologie di acque sulfuree e salsobromoiodiche del complesso saranno impiegate per nuovi servizi. Entro l’estate verrà riqualificato anche il parco termale con la creazione di una piscina termale scoperta (una vera “spiaggia termale”), il recupero delle naiadi con relative piscine per famiglie, una fangaia, sabbiature, percorsi idropinici, punto ristoro. Una delle cupole diventerà inoltre una spa termale riservata al potenziamento di salute, bellezza e ‘antiage’, in sinergia con la parte clinica delle terme che si occuperà di medicina estetica, forma fisica e invecchiamento positivo. 

Sempre entro l’estate è prevista l’inaugurazione della via termale Porretta – Villaggio della Salute Più, percorso ciclopedonale con 15 diramazioni che portano a luoghi di particolare interesse naturalistico, storico e culturale attraversando Val Sillaro, Vidiciatico, Lizzano, Corno alle scale. Questa rete costituirà un punto di partenza per il turismo “green”, che negli anni di pandemia ha visto un interesse crescente. 

Inail sosterrà i costi per i viaggi e il soggiorno, mentre il Servizio sanitario nazionale sosterrà le cure lea (livelli essenziali di assistenza). Le 14 tipologie di acque sulfuree e salsobromoiodiche del complesso saranno inoltre impiegate per nuovi servizi all’avanguardia (dalle algie del sistema muscolo-scheletrico, in particolare della colonna vertebrale alle disfunzioni respiratorie, anche post Covid19, dai deficit cognitivi alle affezioni dermatologiche come psoriasi, ferite, ecc.). Queste cure mirate saranno al centro di pacchetti con pernottamento come settimane del benessere e soggiorni ‘remise-en-forme’, per rilanciare il comparto del turismo termale. 

Nel biennio 2023-2024 si completerà e sarà inaugurato l’hotel ex Castanea (struttura di qualità a 4 stelle) collegato alle terme basse, e sarà messo a regime un progetto di valorizzazione del villaggio termale di Porretta. L’obiettivo è quello di riaprire progressivamente tutte le eccellenze del luogo, spesso dimenticate, come le terme Puzzole (con piscina, acquascivoli, palestre ed eventi), la galleria ottocentesca che collega il parco al Santuario della Madonna del Ponte, il Grottino Chini, le vasche in marmo per i bagni sulfurei. 

«Un progetto che fa bene al nostro Appennino e non solo per il rilancio di un complesso termale storico tra i più rinomati fin dal secolo scorso per la qualità delle acque e che vanta un patrimonio architettonico liberty da troppo tempo trascurato e abbandonato. Il rilancio delle terme di Porretta significa anche rafforzare l’offerta sanitaria della montagna, oltre ad essere una importante occasione di sviluppo turistico per il territorio», affermano gli assessori regionali al Turismo e Sanità, Andrea Corsini e Raffaele Donini. 

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