Nuove restrizioni anti-covid nel Bolognese, 14 comuni passano in “arancione scuro”

Misure più restrittive anti-covid da domani riguarderanno 14 comuni tra il territorio di Bologna e quello di Ravenna dovuto all’aumentare dei contagi.

Quattordici Comuni che fanno capo all’Ausl di Imola passano da domani (fino all’11 marzo) in zona arancione scuro. Un nuovo colore con misure anti-covid più restrittive decise dalla Regione Emilia-Romagna insieme ai sindaci per un incremento dei contagi. I comuni interessati sono: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, e i confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme, in provincia di Ravenna. 

«È un provvedimento sofferto ma necessario e non rimandabile, deciso con l’accordo di tutte le parti coinvolte e basato sulle indicazioni medico-scientifiche, l’evoluzione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, attraverso nuove varianti del virus, e l’incremento dei casi», si legge in una nota del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini. 

Cosa si può fare e cosa non si può fare nelle zone arancione scuro 

Le misure della zona arancione scuro ricalcherebbero a grandi linee quelli di una e vera e propria zona rossa circa le attività e gli spostamenti, senza tuttavia sospendere quelle attività economiche che restano consentite nelle zone arancioni. Sul fronte scolastico lo svolgimento delle lezioni in presenza è previsto solo per i servizi educativi 0-3 anni e per le scuole dell’Infanzia, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%. 

Vengono inoltre sospesi «gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto. Resterà consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto». 

Sospese anche le attività culturali e ricreative previsto l’incremento di tracciamento e screening sulla popolazione. 

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