Nasce “School 4 job”, in aula migranti e studenti per capire come cercare lavoro

Studenti delle scuole superiori di Bologna e richiedenti asilo insieme per imparare a cercare lavoro. È l’idea della cooperativa sociale Arca di Noè che, questa mattina nella sede della Fondazione Carisbo di via Farini a Bologna, ha presentato “School 4 job”, progetto di alternanza scuola-lavoro che ha l’obiettivo di favorire la crescita  e l’integrazione tra due categorie che si affacciano al mondo del lavoro.

Attraverso percorsi di formazione e tirocini, sia i migranti ospiti del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) della Città metropolitana di Bologna, sia gli studenti del liceo classico Minghetti e dell’Istituto di Istruzione Superiore Archimede, potranno acquisire reciprocamente competenze spendibili poi nel mondo del lavoro. Ad esempio, 50 studenti delle 2 scuole superiori aiuteranno altri 50 richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale a scrivere i curricula, offriranno le loro competenze linguistiche, informatiche e insegneranno ai migranti le tecniche giuste per presentarsi ai colloqui di lavoro.

“School 4 job” sarà realizzato con il sostengo della Fondazione Carisbo ed è in partenariato con l’Azienda pubblica Servizi alla Persona (ASP), l’Associazione Italiana Counseling Integrato e Sostegno (AICIS) e l’Università di Bologna.

«La base del progetto sarà il dialogo interculturale tra giovani coetanei, ma con storie e background diversi, il cui incontro sarà favorito e facilitato dalla consulenza psicologica fornita da AICIS», hanno dichiarato gli organizzatori. Secondo Federica Gazzoli, coordinatrice del progetto, «l’idea è nata dall’intuizione, frutto di una collaborazione l’anno scorso con AICIS, che lo studente abbia, al pari del richiedente asilo o titolare della protezione internazionale, bisogno di approfondire il sistema del lavoro in Italia. Daremo, dunque, una possibilità a studenti e migranti di ricevere nuove conoscenze attraverso l’interazione di questi due soggetti».

Questo progetto non è nuovo alle scuole superiori di Bologna: è stato sperimentato già lo scorso anno e «ha fatto emergere – ha detto Alessandra Caporale, vicepresidente di AICIS –  la necessità di promuovere comunità inclusive e di dare risposte a un’accoglienza rispetto ai bisogni della nostra società.  All’interno di “School 4 job”, AICIS «si occuperà della promozione di forme di integrazione e di inclusione relazionali per uscire dai pregiudizi alimentati da una comunicazione spesso fatta per slogan», ha incalzato la vicepresidente.

Ad occuparsi, invece, del monitoraggio e della valutazione di impatto del progetto ci sarà il dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna mentre i percorsi di inserimento lavorativo per richiedenti e titolari di protezione internazionale saranno a cura del Servizio Protezioni Internazionali di ASP. «L’intento è quello di offrire maggiori servizi ai richiedenti asilo ospiti dello Sprar, ma anche quello ampliare il ventaglio di opportunità che il sistema di welfare offre ai cittadini bolognesi», ha dichiarato Piera Ciarrocca, direttrice di Asp Città di Bologna.

A sostenere il progetto la Fondazione Carisbo che per voce di Alessio Fustini, segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, ha sottolineato che “School 4 job” è portatrice di valori cardini: l’inclusione e la creazione di opportunità di lavoro. «La nostra presenza come sostenitori nasce da una consapevolezza che il progetto porta a riconoscere il lavoro come fondamentale portatore di integrazione, di opportunità, di inserimento sociale a tutti gli effetti», ha commentato il segretario.  Valori universali, dunque, per tutti senza alcuna distinzione tra i giovani residenti italiani e giovani stranieri che richiedono asilo o protezione  nel nostro Paese.

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