Muore a Vergato 10 giorni dopo il vaccino Astrazeneca, ma la vaccinazione è solo un’ipotesi fra mille

Al momento il vaccino non è tra le ipotesi della morte, ma è un’evenienza tra mille opzioni. Si può morire dopo essersi vaccinati per cause che non c’entrano nulla col vaccino. Aperta, però, un’inchiesta.

Aveva 61 anni, era un insegnante ed è morto a Vergato, sull’Appennino bolognese, dieci giorni dopo aver fatto il vaccino anti-covid del lotto incriminato ABV2856 di Astrazeneca ritirato in Emilia-Romagna e in tutta Italia l’11 marzo. Non ci sono, però, ancora prove scientifiche che l’insegnante, Giuseppe Morabito, sia deceduto a causa degli effetti del vaccino. Sono in corso indagini per chiarire di cosa sia morto. La procura di Bologna ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Al momento il vaccino non è tra le ipotesi della morte, ma è un’evenienza tra mille opzioni.

Come si legge su Repubblica, «Si tratta di ricostruire le cause della morte, e rispetto alle cause la vaccinazione non è in questo momento contemplata. È un’evenienza tra mille opzioni, ma non quella rispetto alla quale oggi abbiamo un’evenienza probatoria significativa. Dunque l’accertamento sarà a 360 gradi per capire le cause della morte e per verificare se il vaccino ha contribuito», ha dichiarato il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato. Secondo il procuratore andrebbero vietati gli allarmismi: «Guardando al numero di persone che si sono vaccinate, è chiaro che si possono verificare eventi mortali ma che non c’entrano nulla col vaccino». 

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