L’ultima ordinanza regionale aveva chiuso i mercati contadini per evitare assembramenti e tamponare quindi i contagi, ma un Comune può riaprirli a condizione di un piano di sicurezza anti-covid.
A Bologna riaprono i mercati contadini. Lo ha deciso ieri il sindaco Virginio Merola dopo aver valutato l’adozione di appositi piani, di competenza comunale, tesi a consentire il mantenimento delle attività di vendita di questi mercati purché vincolata all’adozione di determinate condizioni per la tutela della salute pubblica. I mercati contadini sono in realtà stati chiusi dallo scorso sabato quando è entrata in vigore l’ultima ordinanza regionale firmata dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. L’ordinanza regionale, fra le altre misure adottate per il contenimento del contagio da Covid-19, dispone anche la chiusura dei mercati contadini fatta, però, salva la possibilità dei Comuni di predisporre appositi piani. Ed è quello che ha fatto Merola. Dunque, i mercati contadini a Bologna possono riaprire.
«Ho dato mandato di predisporre un provvedimento che preveda l’attività dei mercati contadini all’aperto alle seguenti condizioni: presenza di una precisa perimetrazione degli spazi occupati dal mercato, presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita. presenza di un servizio di sorveglianza pubblica o privata che garantisca il mantenimento delle distanze sociali, il rispetto del divieto di assembramento nonché il controllo di accesso all’area di vendita. Inoltre, dovranno essere applicate misure di mitigazione del rischio di contagio da Covid-19 secondo quanto previsto dal Protocollo regionale degli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e del commercio su aree pubbliche.
«Nell’adottare questo provvedimento mi appello dunque, ancora una volta, alla responsabilità di coloro che svolgono attività in questi esercizi commerciali all’aperto e a quella dei cittadini», ha dichiarato Merola.