Ex Cierrebi, ok al centro GO Fit: impianti pubblici per 40 anni e oltre 2mila metri quadri di parcheggio: il comitato cittadino attacca il progetto

La firma delle convenzioni tra Comune di Bologna, Bologna FC Real Estate s.r.l .(proprietario dell’area) e GO Fit Italia segna l’ultimo passaggio prima dell’apertura del cantiere che trasformerà l’area dell’ex centro sportivo Cierrebi di via Marzabotto in un nuovo polo per il fitness e lo sport. L’intesa prevede l’uso pubblico per quarant’anni del palazzetto dello sport e parte degli impianti sportivi, oltre alla cessione gratuita al Comune di quasi 9.000 metri quadrati tra verde e parcheggi. Tuttavia, il progetto suscita critiche da parte di cittadini e comitati, che denunciano una svendita del patrimonio sportivo storico della città.

Il progetto del nuovo “Centro Polisportivo GO Fit” prevede un centro fitness con sei sale, quattro piscine (di cui una all’aperto), due campi sportivi polifunzionali, spogliatoi, area relax, oltre a un parcheggio pubblico di 2.218 metri quadrati e una zona verde da oltre 6.600 metri. Il palazzetto attuale resterà, ma secondo il comitato ViviAmo Bologna alcune strutture storiche andranno demolite per fare spazio a nuove edificazioni.

Le convenzioni firmate regolano l’utilizzo pubblico degli impianti: il palazzetto sarà accessibile alle associazioni sportive locali in fasce orarie prestabilite, le piscine saranno utilizzabili dalle scuole con corsi gratuiti per gli studenti, e sono previsti accessi gratuiti per persone in situazione di fragilità. Anche i campi esterni saranno disponibili per attività scolastiche e associative. Tutte le attività previste saranno gratuite per il Comune.

La seconda convenzione riguarda invece la realizzazione e cessione gratuita al Comune di aree verdi e parcheggi, per un totale di 8.890 metri quadrati, oltre la soglia prevista dal Piano Urbanistico Generale (PUG).

Il Comune sottolinea anche l’attenzione posta agli aspetti ambientali. Tra gli interventi previsti: tetti verdi per oltre 1.000 mq, 108 nuovi alberi in sostituzione di 69 esistenti, parcheggi alberati e permeabili, e un impianto fotovoltaico che supererà del 150% i requisiti minimi di legge. Inoltre, le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate per l’irrigazione delle aree verdi.

Nonostante le promesse di sostenibilità e accessibilità, non mancano le proteste. Il comitato ViviAmo Bologna, attivo da anni per la riapertura del vecchio centro Cierrebi, ha criticato duramente il progetto. «L’indigesto progetto GO Fit, che il Comune vorrebbe imporci», si legge in un post del gruppo, «prevede la demolizione ed asfaltatura delle strutture sportive esistenti per ricavarne volumi per realizzare un lego di scatoloni prefabbricati anonimo ma, evidentemente molto profittevole».

Il comitato contesta la demolizione del palazzetto sportivo su via Piave, ritenuto «di una eccellenza e bellezza unica», accusando l’amministrazione di «svendere l’uso pubblico del Cierrebi per un piatto di lenticchie ai fenomeni della multinazionale GO Fit».

Lo scontro tra l’idea di rigenerazione urbana sostenuta dal Comune e la difesa del valore storico e simbolico del vecchio Cierrebi da parte di una parte della cittadinanza si fa sempre più acceso, mentre i lavori si preparano a partire.

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