Firmata l’intesa a Bologna contro irregolarità nelle mediazioni immobiliari

È stato firmato ieri mattina a palazzo della Mercanzia a Bologna un patto di intesa tra 11 enti a livello locale per combattere l’abusivismo e le irregolarità nella mediazione immobiliare. Ad unire le forze saranno la Camera di commercio, la guardia di finanza, la polizia locale, il Consiglio notarile, l’ispettorato del lavoro, 2 associazioni consumatori e 4 federazioni d’agenti d’affari.  Oltre ad unire le competenze e gli strumenti di ogni firmatario, importante sarà creare consapevolezza e fiducia nei cittadini. Con la firma del protocollo d’intesa gli enti si sono impegnati a monitorare con più attenzione le  attività ambigue. Si muoveranno  sia esternamente, le forze dell’ordine e istituzioni, sia internamente, le federazioni e associazioni di categoria. «Essenziale sarà dar seguito alle segnalazioni dei consumatori» poiché sono le prime vittime dell’abusivismo, ha affermato Silvia Rostain, vicepresidente di Assoutenti.

I cittadini non sono però gli unici colpiti dagli irregolari. Anche la stessa categoria di agenti immobiliari sta subendo gravi colpi. Come fa ha fatto notare Alessandro Millo, Capo ispettorato  territoriale del lavoro, le forme di illegalità sono in crescendo mentre l’economia regolare è entrata in crisi. 

«È necessario distinguere tra abusivi e giovani interessati a entrare nel mondo dell’immobiliare. Quest’ultimi non possono fare esperienza di praticantato, visto che la legge purtroppo non lo prevede», ha avvertito Fabrizio Bassetto, presidente del ramo bolognese dell’Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d’Affari. Al termine della conferenza ha anche consigliato di guardarsi da esperienze come AirBnB, additandole come principali nemici del mondo dell’agenzia immobiliare. Secondo Bassetto queste piattaforme non rispetterebbero le normali procedure di affitto, senza seguire le norme e le leggi. Ritiene, inoltre, che siano anche la principale causa dell’aumento dei prezzi degli affitti che quest’estate ha colpito gran parte degli studenti universitari dell’Università di Bologna.

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