La Regione Emilia-Romagna le ha tentate tutte per non passare in zona arancione come, ad esempio, con l’ultima ordinanza regionale in vigore da domani. Nonostante tutto da domenica sarà in zona arancione.
Da domenica l’Emilia-Romagna passerà dalla fascia gialla a quella arancione, che sta ad indicare un allarme superiore per i contagi della pandemia e quindi maggiori restrizioni. Lo ha deciso oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza, che questa sera firmerà una nuova ordinanza che fa passare la regione in fascia arancione. Dopo i 2384 nuovi contagi delle ultime 24 ore e altri 40 morti la zona arancione è «necessaria», come ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini perché l’andamento epidemiologico ha portato tante persone ad essere ricoverate nei nostri ospedali nei reparti Covid».
Non sono bastate neppure le misure adottate dall’ordinanza firmata ieri dal presidente Stefano Bonaccini, che comunque entrano in vigore da domani, anche nelle parti più ‘severe’. E neanche lo stop ai mercati all’aperto senza piani ad hoc dai Comuni (Bologna li ha vietati senza deroghe ad esempio) e stop nei prefestivi alle medie e grandi aree di vendita oltre che ai centri commerciali. Proprio Bonaccini, intanto, ha annunciato su Facebook il peggioramento delle proprie condizioni di salute. Positivo al virus da una settimana e mezza, ora ha una polmonite bilaterale ma, secondo i medici, non così seria da richiedere un ricovero in ospedale.
Divieti nella zona arancione
Spostamenti
Non è consentito muoversi in ingresso e in uscita dalla regione, non è consentito spostarsi in un comune diverso da quello di residenza
Acquisti
Restano chiusi gli esercizi commerciali all’interno centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, restano chiuse sale giochi e sale scommesse, ma anche bingo e casinò presenti all’interno di locali adibiti ad attività differente
Istruzione
Restano chiuse le scuole superiori con la didattica a distanza al 100%.
Sport e attività motoria
Sono chiuse palestre e piscine, restano fermi anche gli impianti sciistici.
Cura della persona
Sono chiusi centri benessere, sono chiusi anche i centri termali
Ristorazione
Sono chiuse le attività di ristorazione, divieto di consumazione al tavolo, divieto di consumazione nei pressi dei locali
Eventi e tempo libero
Restano chiusi musei, cinema e teatri, centri sociali e ricreativi, chiusura di parchi tematici e di divertimento, salve attività ricreative, ludiche ed educative, sospensione di eventi, congressi, spettacoli dal vivo, discoteche.
Resteranno comunque aperti lavanderie, ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.