Coronavirus Bologna, restrizioni per bar e ristoranti pub chiusi e stop ad artisti di strada

«A partire da domani, martedì 10 marzo e fino al 3 aprile compreso, si dispone la chiusura dei bar e delle attività di ristorazione dalle ore 18 alle ore 6. La sospensione dei mercati alimentari e non alimentari con svolgimento periodico. Per tutte le attività commerciali compresi i mercati rionali, valgono le previsioni di contingentamento dell’afflusso già previsto dall’articolo 2 del decreto dell8 marzo. Con questa decisione vengono vietati gli assembramenti negli spazi pubblici, siano essi piazze, strade o parchi. Si dispone inoltre la sospensione delle attività degli artisti di strada». Sono le decisioni sulle azioni di prevenzione e contenimento del coronavirus prese dal sindaco di Bologna, Virginio Merola, comunicate oggi durante il Consiglio comunale.

A Bologna, dunque, misure più restrittive e per le quali anche la Regione Emilia-Romagna sta valutando se ci sono le condizioni per un provvedimento condiviso generale in questo senso. In tal caso l’ordinanza comunale sarà assorbita da quella regionale. Merola, inoltre, ha ricordato che per i dipendenti di questi settori vale la cassa integrazione in deroga anche in caso di riduzione degli orari.

Per quanto riguarda la scuola, il decreto firmato ieri dal Consiglio dei ministri conferma per Bologna fino al 15 marzo la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado. «È evidente che ci aspettiamo tutti una proroga di questo provvedimento», ha affermato il sindaco.

Rispetto al decreto precedente al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa. Pertanto resteranno chiusi i centri socio educativi, i centri anni versi e i centri di aggregazione per adolescenti e preadolescenti. Fino al 15 marzo sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.

Stop all’attività di palestre, piscine, centri sportivi e centri diurni

La Regione ha deciso di sospendere anche l’attività dei centri semi residenziali per anziani e per disabili (centri diurni) e dei centri socio occupazionali per disabili. Chiusi al pubblico i luoghi della cultura musei e biblioteche, quindi tutte le sedi dell’Istituzione Bologna Musei e dell’Istituzione Biblioteche. Stop a cinema e teatri fino al 3 aprile. Chiusi pub, scuole di ballo, sale giochi e discoteche. 

Per quanto riguarda gli spostamenti per ragioni di lavoro è stato chiarito che non esistono restrizioni per la mobilità dei lavoratori e delle merci né all’interno del paese né tra il nostro paese e gli altri. Dunque, chi deve spostarsi per ragioni di lavoro, anche fra province e all’interno di esse lo può fare. È quindi garantito il diritto a lavorare per chi è in buona salute, non presenta sintomi e non deve rispettare il periodo di quarantena. «Per contenere il contagio devono rallentare, devono diminuire i contatti sociali. Il virus viaggia con le persone. Dunque la priorità assoluta è ridurre i contatti sociali tra le persone. Questa è la migliore reazione al panico, applicare ognuno le misure previste. Il nostro dovere è rafforzare questo messaggio, ognuno nel suo ruolo e con la sua rete di relazioni. Basta frequentare luoghi e locali affollati, basta movida, basta assembramenti», ha dichiarato Merola.

 

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