Serata di forte tensione ieri nel carcere minorile del Pratello, a Bologna. Sei giovani detenuti si sono barricati all’interno di una sezione dell’istituto, usando letti e armadi per impedire l’accesso agli agenti. Durante la protesta, i ragazzi hanno lanciato oggetti di vario tipo contro il personale penitenziario. La situazione è rapidamente degenerata, rendendo necessario l’intervento del reparto speciale “Rocco D’Amato”.

Non sono ancora stati chiariti i motivi alla base della rivolta. Tuttavia, secondo la UILPA Polizia Penitenziaria, il gesto è il sintomo di un malessere profondo. «Sicuramente il tutto nasce da un sovraffollamento cronico dell’Istituto da tempo denunciato», ha commentato il segretario generale del sindacato, Domenico Maldarizzi.

Nessun ferito, ma l’episodio evidenzia una situazione sempre più critica nei penitenziari minorili, soprattutto dopo l’entrata in vigore del decreto Caivano.

Secondo Maldarizzi, il sistema carcerario è al collasso. «Quanto sta avvenendo nei penitenziari, anche per minorenni, certifica la crisi del sistema e il fallimento complessivo della sua organizzazione e gestione. Crisi che non è affrontabile percorrendo scorciatoie e con la ricerca di capri espiatori. È di ogni evidenza che dopo il decreto Caivano, che ha prodotto maggiori ingressi negli Istituti Penali per Minorenni, non vi sono state le misure operative e di rafforzamento di sicurezza attiva e passiva, anche mediante l’implementazione delle risorse umane, proporzionate alle accresciute esigenze. Così come continua a essere un problema il mantenimento nel circuito minorile di detenuti fino a 25 anni d’età».

Il sindacato chiede interventi urgenti, per evitare che situazioni simili si ripetano. «Se lo Stato c’è, come sostiene il Sottosegretario delegato, Andrea Ostellari, ammettendo evidentemente che si possa sospettare il contrario, deve dimostrarlo prevenendo e impedendo gli eventi a monte e non intervenendo a valle per tentare goffamente di riparare i danni prodotti».

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