È il lotto ABV5811 di Astrazeneca che la Regione Emilia-Romagna ha voluto sequestrare in via precauzionale dopo la morte  sospetta a Biella di un uomo a cui era stato inoculato. Su quel caso non ci sono ancora prove che il decesso sia correlato al vaccino.

Dopo il lotto del vaccino Astrazeneca “ABV2856” bloccato dalla Regione Emilia-Romagna per alcune morti sospette di persone decedute pochi giorni dopo l’inoculazione, un altro lotto di vaccini anti-covid, sempre di Astrazeneca, viene fermato: è il lotto numero “ABV5811” che ha avuto oggi lo Stop dalla Regione Emilia-Romagna la quale ha dato il mandato a tutte le aziende sanitarie di interrompere la somministrazione di queste dosi. La decisione di fermare un nuovo lotto è arrivata in seguito all’inchiesta avviata dalla procura di Biella dopo la morte di un insegnante deceduto il giorno dopo la sua vaccinazione con una dose di Astrazeneca proprio di questo secondo lotto incriminato. Sul caso, però, non ci sono ancora prove scientifiche che il decesso sia correlato al vaccino. Tuttavia, in via precauzionale l’Emilia-Romagna ha deciso di fermare le vaccinazioni per quel lotto di Astrazeneca. Non si sa anche il numero di fiale da non utilizzare o che sono già state utilizzate. 

In generale, in regione sono state somministrate più di 60mila dosi di AstraZeneca: si sono registrati circa 400 episodi di sintomi, in maggioranza lievi, di cui solo una ventina comprendono cefalea, dolore muscolare e febbre alta. 

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