A Bologna case solo per ambientalisti? Il bando del Comune accende la polemica tra Salvini e Lepore

Il progetto di cohousing di via Fioravanti a Bologna sta attirando l’attenzione politica, scatenando un acceso confronto tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e il sindaco Matteo Lepore. La proposta, volta a riqualificare l’immobile sede dell’ex centro sociale Xm24, è stata fortemente criticata dal leader della Lega attraverso i suoi canali social.

Le critiche di Salvini al bando comunale

Salvini ha attaccato aspramente l’iniziativa, accusando il Partito Democratico di favorire solo chi possiede esperienze nel mondo dell’attivismo ambientale. In un post sui social, il politico ha dichiarato:
«A Bologna – scrive Salvini – il Pd riesce a superarsi lanciando un bando per assegnare case soltanto a chi abbia avuto esperienze nel mondo dell’attivismo ambientale. Quindi no alle famiglie che non arrivano a fine mese, ma sì a eco-delinquenti ed estremisti green. Uno schiaffo a tante persone realmente bisognose, che vergogna».

Un progetto di cohousing con una visione sostenibile?

Passati cinque anni e mezzo dallo sgombero dell’Xm24, l’edificio di via Fioravanti è quasi pronto a riaprire le porte per ospitare il nuovo progetto di abitare collaborativo. Il bando, recentemente pubblicato, è rivolto a persone singole o nuclei familiari fino a quattro componenti, che desiderano partecipare a una comunità attiva nella transizione ecologica, nell’autoconsumo energetico e nella sostenibilità ambientale.

Caratteristiche dell’edificio e delle unità abitative

Il progetto prevede la riconversione dell’immobile in 11 unità abitative, di cui 10 destinate al cohousing e una riservata all’Erp. All’interno dell’edificio, è stato realizzato uno spazio comune distribuito su due livelli, che si estende per circa 135 metri quadrati, mentre un piano interrato ospita cantine, locali condivisi, una lavanderia e ulteriori depositi.

Ogni appartamento offre, inoltre, uno spazio esterno privato di 23 metri quadrati, che si affaccia su una vasta area comune di oltre 2.300 metri quadri, articolata in zone verdi e aree pavimentate. Particolare attenzione è stata riservata alle esigenze di chi ha ridotta o impedita capacità motoria e alle persone oltre i 70 anni, per le quali sono stati destinati due alloggi specifici. Le abitazioni saranno affittate a canone concordato, con un costo medio mensile intorno ai 420 euro.

Incentivi economici e requisiti per partecipare

Il Comune di Bologna offre, per ogni nucleo familiare, un prestito senza interessi di 3.000 euro per le spese iniziali di arredo e altre necessità. Per accedere al bando, i candidati dovranno possedere un Isee compreso tra 9.360 e 35.000 euro e soddisfare specifici criteri economici e anagrafici. Inoltre, sarà richiesta la dimostrazione di alcune «caratteristiche di affinità» con il progetto, come esperienze di volontariato, attività nel campo ambientale o sociale, oppure precedenti coinvolgimenti in condomini solidali o cohousing.

Tempistiche e prossimi passi

Il termine per presentare la domanda di partecipazione è fissato al 3 marzo. Successivamente, verrà selezionato un primo gruppo di 21 nuclei, che saranno coinvolti in un percorso partecipativo e di formazione, finalizzato alla realizzazione della comunità.

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