Nel Bolognese aumentano incidenti e feriti, diminuiscono i morti ma non a Bologna città

Nei primi 6 mesi del 2022, a un maggior numero di incidenti è corrisposta una minor gravità in termini di vite umane: 1.964 gli incidenti e 23 morti, decisamente in calo (36 nel 2021, 30 nel 2019). 

Aumentano gli incidenti e i feriti sul territorio bolognese, diminuiscono i morti, ma non a Bologna città È quanto emerge dal report sull’incidentalità, pubblicato a cura dell’Ufficio Statistica della Città metropolitana di Bologna nei primi 6 mesi del 2022. I dati del primo semestre 2022 non hanno risentito dei periodi di lockdown introdotti per effetto del Covid-19 negli stessi periodi del 2020 e 2021, pertanto nell’analisi dell’andamento temporale dell’incidentalità stradale occorre fare un confronto con il 2019, ultimo anno non interessato a limitazioni della circolazione. 

Nel periodo gennaio-giugno 2022, per l’intera area metropolitana, si rileva un incremento di incidenti stradali rispetto al semestre del 2019, trend che fortunatamente non si è riflesso sulla mortalità, mentre i feriti sono stabili. Quindi a un maggior numero di incidenti è corrisposta una minor gravità in termini di vite umane: 1.964 gli incidenti (1.605 nel 2021, 1.889 nel 2019), 2.596 persone ferite (2.063 nel 2021, 2.597 nel 2019) e 23 morti, decisamente in calo (36 nel 2021, 30 nel 2019). 

L’analisi della lesività degli incidenti rispetto al mezzo utilizzato, confrontando il primo semestre 2022 con quello del 2019, evidenzia la diminuzione di feriti tra pedoni e automobilisti, in aumento invece tra ciclisti, motociclisti, occupanti di autocarri e motrici. I morti sono complessivamente in diminuzione per tutte le categorie, fatta eccezione per gli automobilisti che risultano stazionari. 

Nei sei mesi, maggio è quello con maggior incidentalità (398), aprile quello con una numerosità più elevata nei decessi (8). Dal lunedì al giovedì, la numerosità degli incidenti è omogenea, più elevata il venerdì con diminuzione il sabato e ancor di più la domenica, giorno nel quale però il rapporto tra feriti e morti rispetto agli incidenti avvenuti è il più critico: mediamente sono 133 ogni 100 incidenti, la domenica tale valore è pari a 155,5. Nei fine settimana l’orario più critico è tra le 10 e le 12 del mattino, mentre generalmente è l’intorno delle ore 17. 

Rispetto alla distribuzione territoriale, i comuni che nei primi sei mesi hanno più sofferto l’aumento dell’incidentalità, confrontando il semestre 2022 con la media del triennio 2019-2021, sono stati Casalecchio di Reno, Bologna e Imola. Un incremento più contenuto si è registrato a Castenaso, Sasso Marconi e Valsamoggia, mentre a San Lazzaro di Savena l’incidentalità è diminuita. Nel capoluogo è invece in aumento la mortalità, tornata nettamente ai livelli pre-pandemia con 11 decessi (7 nel 2021, 8 nel 2019). 

«L’aumento della violenza stradale a ridosso delle aree urbane più dense ci preoccupa enormemente e abbiamo bisogno di agire in maniera tempestiva per fermare questa strage. Venerdì scorso si è insediato l’Osservatorio Provinciale per il monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti dall’eccesso di velocità convocato dalla Prefettura di Bologna, il quale ci consentirà, sotto il coordinamento della Prefettura stessa, di agire armoniosamente come territorio con strumenti di prevenzione e repressione omogenei, con un programma di educazione stradale nelle scuole primarie di tutti i 55 comuni, campagne e una ricognizione delle necessità di autovelox fatta in modo coordinato in tutto il territorio. Non ci sarà più la richiesta di ogni singolo autovelox comune per comune, ma una ricognizione a cadenza annuale su tutto il territorio che tenga conto in maniera scientifica delle strade maggiormente interessate da scontri e investimenti mortali e gravi, così da agire in modo scientifico e puntuale nelle strade più critiche, con la verifica periodica della Polizia Stradale»,  ha commentato la consigliera metropolitana con delega alla Sicurezza stradale Simona Larghetti.

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