“Calligrafie musicali”, la mostra tra segni e musica del cinese Luo Qi arriva a Bologna

Un viaggio alla scoperta dell’antica arte della calligrafia cinese e del suo intimo legame con la musica: è ciò che propone “Calligrafie musicali”, la mostra di Luo Qi, uno dei più importanti calligrafi cinesi viventi dal 25 marzo nell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria di Bologna (BUB). La mostra del professore di calligrafia della China Academy of Art, l’accademia d’arte più rinomata della Cina, è curata da Adriana Iezzi, organizzata dalla biblioteca e dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Alma Mater, in collaborazione con il Collegium Musicum Almae Matris.

La calligrafia in Cina  è la “regina delle arti” perché è legata a un tipo di sistema di scrittura in cui ogni carattere è sia una parola sia un disegno ed è, da sempre, legata alla musica. Oggi sono molti gli artisti che cercano di reinterpretare gli stilemi della tradizionale calligrafia cinese, con l’obiettivo di dar vita a nuove e originali forme artistiche. Luo Qi è il massimo rappresentate di questo modo di operare, iniziatore  di una nuova corrente di calligrafia contemporanea chiamata “calligrafismo”. L’artista, per dar vita al suo pensiero filosofico, è partito proprio dalla riflessione sulla continuità tra calligrafia e musica per creare opere calligrafiche moderne.

Cinque sono le serie di opere calligrafico-musicali in forma di fogli d’album e di lunghi pannelli che ricopriranno l’intera sala della biblioteca. La serie principale della mostra, “Melodie silenti”, è un insieme di rotoli in cui l’artista, prendendo spunto da canzoni italiane come “O sole mio” e “Volare”, traduce le melodie in una concatenazione di segni calligrafici ispirati al più antico sistema di notazione musicale cinese che risale al X secolo. In queste originali “sinfonie a inchiostro”, Luo Qi riesce a rappresentare l’armonioso incontro tra la cultura orientale e quella occidentale.

 

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