Bologna ricorda il disastro ferroviario di Crevalcore di 17 anni fa

Fu un incidente ferroviario, dovuto a errori umani, verificatosi in località Bolognina di Crevalcore il 7 gennaio 2005 alle 12,53 che causò la morte di 17 persone e il ferimento di altre 80. 

Sono trascorsi 17 anni dal disastro ferroviario di Crevalcore nel quale persero la vita 17 persone. Per ricordare le vittime di quel 7 gennaio 2005 queste sono le iniziative in programma venerdì: alle 10,00 nella Chiesa Arcipretale di San Silvestro, in via Matteotti a Crevalcore, celebrazione in suffragio delle vittime, alle 11,00 nel parco “7 gennaio 2005” alla Bolognina di Crevalcore, deposizione di fiori al Cippo dedicato alle vittime. 

La Città metropolitana di Bologna sarà rappresentata dalla consigliera delegata Sara Accorsi mentre il Comune di Bologna dal consigliere Claudio Mazzanti. Tutte le iniziative hanno il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e Comune di Bologna. 

L’incidente ferroviario di 17 anni fa 

L’incidente ferroviario di Crevalcore è stato un incidente ferroviario, dovuto a errori umani, verificatosi in località Bolognina di Crevalcore il 7 gennaio 2005 alle 12,53, in un giorno di nebbia (la visibilità era compresa tra 50 e 150 metri), che causò la morte di 17 persone e il ferimento di altre 80. 

Il treno interregionale IR 2255, proveniente da Verona e diretto a Bologna, che trasportava circa 200 passeggeri, all’altezza dell’ex stazione di Bolognina di Crevalcore (Bologna), adibita a posto di movimento, si scontrò frontalmente con il treno merci 59308 proveniente da Roma che procedeva in senso contrario, in un tratto che all’epoca era a semplice binario. A seguito dell’impatto, la locomotiva del treno merci, la carrozza semipilota e la seconda carrozza del treno interregionale furono completamente sventrate e distrutte. L’incidente provocò la morte di 17 persone, tra cui i macchinisti dei due treni; molte altre rimasero ferite nello scontro. Le operazioni di soccorso durarono fino al mattino seguente. 

 

foto:Ferrovie.it

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