A Bologna l’Orchestra del grande jazzista americano Duke Ellington, l’evento all’EuropAuditorium

La presenza della Duke Ellington Orchestra in Italia vuole riportare l’attenzione sul valore della musica contro le divisioni, il razzismo e le diversità e vuole far rivivere l’atmosfera degli anni ‘20 del secolo scorso.

È un evento. È l’evento. E si terrà al Teatro EuropAuditorium di piazza Costituzione a Bologna. Stiamo parlando del concerto della celebre Duke Ellington Orchestra, famosa in tutto il mondo e che farà tappa nel capoluogo emiliano-romagnolo mercoledì 25 gennaio. La produzione originale della famiglia Ellington custodisce l’autentica musica del grande compositore Edward Kennedy ‘Duke’ Ellington, considerato uno dei massimi compositori jazz del ‘900. La sua carriera è durata più di 50 anni e fu lui stesso a dar vita e a dirigere questa Orchestra che perpetua musiche senza tempo: colonne sonore di film, canzoni e brani.  

La storica formazione dell’Orchestra, in questo tour è composta da 15 elementi, da 88 anni è protagonista di concerti in tutto il mondo con l’appassionata guida di tre generazioni della famiglia Ellington. Alle redini del gruppo, dopo la scomparsa di Duke Ellington, gli successe il figlio, il trombettista Mercer Ellington. Oggi come bandleader c’è il figlio di Mercer, Paul Mercer Ellington, che continua con grande lena a preservare la tradizione musicale del grande pianista e direttore d’orchestra nato a Washington nel 1899. 

«Il mio strumento non è il pianoforte, è l’orchestra», diceva il Duke Ellington, e quest’affermazione trasmette il valore di quanto l’artista ha lasciato ai posteri in eredità. Benché molti posizionino la musica di Duke Ellington nell’ambito del jazz, lui stesso preferiva definirla “American Music” per la vastità delle arie, dei movimenti, delle influenze e dei ritmi che la contraddistinguono. 

Lo show propone brani conosciuti da tutti, come “It Don’t Mean a Thing if it Ain’t Got That Swing”, “Take the A train”, “Mood Indigo”, “Satin Doll”, “Caravan” e “In A Sentimental Mood”, ma il repertorio dell’Orchestra è composto da più di duemila i pezzi musicali. Negli ultimi ottantotto anni la Duke Ellington Orchestra si è esibita in tutto il mondo sotto la guida di tre generazioni della famiglia Ellington e continuerà a farlo per molti anni a venire. 

Le esibizioni in Italia della storica orchestra nata nel 1923 che per cinquant’anni ha calcato i palcoscenici di ogni continente, si contano sulle dita di una mano: al Verdi di Pisa nel 1950, all’Ariston di Sanremo nel 1964, al Lirico di Milano nel 1966, a Prato nel 1967 e al Palasport di Bologna nel 1973. Si deve a Duncan Eventi il primo vero tour nel 2015 e ora questo attesissimo ritorno nel 2023. 

La presenza della Duke Ellington Orchestra in Italia vuole riportare con questo tour l’attenzione sul valore della musica contro le divisioni, il razzismo e le diversità e vuole far rivivere l’atmosfera degli anni ‘20 del secolo scorso, anni che furono la culla del ragtime, la musica che segnò un’epoca con la modernità di spirito che ancora oggi gli appartiene. 

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