«Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani». Così il compositore Goran Bregovic ha commentato “Three Letters from Sarajevo“, il suo ultimo album, incentrato sul tema della diversità, che la Goran Bregovic Orchestra suonerà sul palco del Teatro EuropAuditorium di Bologna domenica 14 aprile. Per il suo ultimo lavoro l’artista si è lasciato ispirare dalla storia della capitale bosniaca di cui è originario, città dove convivono identità e religioni differenti.
«Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano. Forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista, un mestiere “da gitano”, come diceva lui», ha detto Bregovic. La biografia dell’artista, quindi, è specchio di quella convivenza pacifica fra diverse religioni che Bregovic ha cercato di raccontare in “Three Letters from Sarajevo“. L’album è uscito in ottobre del 2017, cinque anni dopo il precedente “Champagne for Gypsies” e vede la partecipazione delle voci dei cantanti Rachid Taha, Bebe, Riff Cohen, e Asaf Avidan.
La varietà non caratterizza solo la biografia dell’artista ma anche la sua carriera. Bregovic si è cimentato con successo in diversi stili e tecniche mantenendo sempre la propria identità musicale. L’artista è stato compositore contemporaneo, musicista tradizionale e rock star, combinando tutto per produrre una musica che punta ad essere universale.
A Bologna Bregovic sarà accompagnato da un’orchestra di 18 elementi. I biglietti del concerto potranno essere acquistati in prevendita al Teatro EuropAuditorium, al teatro Celebrazioni, sul sito web del teatro EuropAuditorium e dai circuiti Vivaticket e Ticketone.