di Rutagengwa Félix Ndayitabi
Rivendico
la mia parte di sogno
il mio quadrato di cielo
all’ombra dei portici
tra effluvi di lasagne
per fare l’inventario del sole
degli aromi dell’infanzia
sotto il pergolato di San Luca
sono assonanza
in un città abbacinata di luna
mille visi , mille gambe
perle
disperse nella notte
la mia città mi guarda
ascolterà questo grido che mi taglia
infreddolisce il mio inverno
scatena la mia sete
note dopo notti
fidanzato della nebbia
ai piedi delle torri.
Le ragazze si pavoneggiano
sento battere il cuore della città
dall’odore scappato da una pentola
dai geloni delle mani
dalle anche danzanti
dalla mia fame di baci
la mia città è sovversiva
nelle sue tenerezze.