Se si pensa agli artisti bolognesi di fine Ottocento e inizio Novecento alla mente emerge subito il pittore Giorgio Morandi, ma tutti gli altri che fine hanno fatto? A dar loro spazio e risalto negli anni ci ha pensato l’associazione culturale Bologna per le Arti che quest’anno celebra il ventesimo anniversario dalla nascita con la mostra “Da Bertelli a Guidi” che si terrà nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio, dall’8 dicembre al 16 febbraio 2020. Si tratta di un percorso espositivo sull’arte bolognese della fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo scorso composto da oltre sessanta opere, tutte provenienti da collezioni private, di quindici autori del territorio. Gli artisti in mostra portano il nome di Luigi Bertelli, Luigi Busi, Giovanni Paolo Bedini, Raffaele Faccioli e Coriolano Vighi. Ma saranno presenti anche opere di Mario de Maria, la cui esposizione monografica ricevette un’onorificenza dal Presidente della Repubblica, e di Alessandro Scorzoni, Fabio Fabbri e Flavio Bertelli. In esposizione anche dipinti dei secessionisti Carlo Corsi, Alfredo Protti, Guglielmo Pizzirani e Giovanni Romagnoli, tra i più apprezzati artisti bolognesi d’inizio Novecento. Per concludere i più contemporanei, Giulio Fiori e Ugo Guidi. Per ogni autore saranno esposte dalle due alle quattro opere «da cui trasuda quella bellezza che vorremmo fosse sempre più apprezzata, capita e propugnata», ha sottolineato il presidente di Bologna per le Arti, Gianarturo Borsari.
Per l’occasione sarà, inoltre, pubblicato un ampio catalogo delle opere, corredato da testi critici e sono previste anche tre conferenze dedicate all’arte che fanno parte della decima edizione dei “Dialoghi Culturali a Palazzo d’Accursio. Gli appuntamenti si terranno in Cappella Farnese il 30 gennaio, il 6 e il 13 febbraio 2020. «Bologna è stata molto avara nei confronti dei propri artisti, ha riconosciuto solo Morandi, ma sono molti di più quelli che hanno lasciato un segno grande tra Ottocento e Novecento. Per assurdo la loro enorme e raffinata tecnica spesso è stata riconosciuta più all’estero che in Italia. Bologna per le arti vuole quindi diffondere la “bolognesite”, ovvero quel saper apprezzare davvero gli artisti della città che tanto l’hanno onorata», ha affermato Borsari.Proprio quest’ultimo, in occasione del ventennale riceverà un’onorificenza da parte del Comune che testimonia la gratitudine della città per l’attività culturale che l’associazione porta avanti da anni.
La mostra è ad ingresso gratuito e sarà possibile visitarla dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.30, l’orario cambia solo per il venerdì dalle 15 alle 18.30. Inoltre, c’è la possibilità di richiedere una visita guidata gratuita ad opera dei tirocinanti presso l’associazione dell’Università di Bologna. Nella serata di inaugurazione, prevista per il 7 dicembre alle 18, verranno vendute delle cartoline con le stampe delle opere e sarà predisposto un annullo postale attraverso un timbro realizzato appositamente per l’occasione. L’annullo si potrà validare alle Poste di Piazza Minghetti entro i trenta giorni successivi dall’emissione.
con la collaborazione di Rachele Baccichet
In copertina “Tramonto sull’Appennino” di Guglielmo Pizzirani