All’anagrafe di Bologna uno sportello in arabo e urdu per chi non parla italiano

Dal 3 ottobre all’Ufficio comunale di Prossimità di Liber Paradisus sarà attivo un nuovo servizio di mediazione linguistica per chi ha difficoltà con l’italiano nelle pratiche anagrafiche. Si tratta di un progetto sperimentale del Comune di Bologna realizzato insieme ad ASP Città di Bologna, che durerà fino al 31 dicembre 2025.

Nella fase iniziale lo sportello garantirà assistenza in due lingue: l’urdu e l’arabo. Il servizio sarà disponibile cinque ore a settimana: ogni lunedì dalle 14 alle 16 per l’urdu, e ogni venerdì dalle 14 alle 17 per l’arabo. Durante le aperture la mediatrice sarà sempre affiancata da un operatore o un’operatrice dell’ufficio per garantire supporto tecnico e normativo.

La sede scelta, Liber Paradisus, è stata individuata per la sua accessibilità, l’ampio orario di apertura e la collocazione in un quartiere caratterizzato da una significativa presenza di cittadini stranieri. L’obiettivo dell’amministrazione è stabilizzare e ampliare progressivamente il servizio, introducendo altre lingue e coinvolgendo così un numero crescente di persone.

Per accedere è necessario prenotare un appuntamento tramite mail all’indirizzo anagrafenavile@comune.bologna.it o chiamando il numero 051 2196701, a cui ci si può rivolgere anche per informazioni.

«I servizi anagrafici riguardano tutte e tutti, vale a dire persone italiane e straniere – dichiara l’assessora ai Servizi demografici Roberta Li Calzi –. Le norme e le procedure anagrafiche sono articolate, talvolta complesse: possono diventare ostacoli insormontabili, in particolare per persone che hanno difficoltà con la lingua italiana. Per rendere accessibili e comprensibili i servizi anagrafici a queste persone e più confortevole il compito di chi lavora a contatto col pubblico, abbiamo promosso – in collaborazione con ASP Città di Bologna – la creazione di questo supporto di mediazione linguistica, che nasce sì come progetto sperimentale, ma già con l’ambizione di diventare un’offerta di servizio stabile e aperta alle altre più importanti lingue rappresentate sul territorio, dunque a una platea sempre più vasta di cittadine e cittadini».

Secondo l’assessora, il nuovo servizio si inserisce in un percorso già avviato con gli Uffici di prossimità e con la progressiva digitalizzazione delle procedure anagrafiche, per una città «più moderna, senza però lasciare indietro le persone con minore dimestichezza e autonomia».

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