In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di domani 25 novembre, la città propone alcuni eventi sul tema.

Domani, 25 novembre, è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e a Bologna si terranno diversi eventi per discutere e riflettere su un tema che pretende la nostra attenzione.  La città Metropolitana di Bologna proporrà un convegno online dal titolo «Il cambiamento possibile. Donne e uomini contro la violenza di genere», che avrà inizio alle 9.30 e si potrà seguire via web sul sito della città metropolitana. Il webinar verrà aperto da Mariaraffaella Ferri, consigliera metropolitana con delega al contrasto alla violenza di genere e vedrà la partecipazione attiva non solo di rappresentanti istituzionali, ma anche di associazioni e collettivi.  L’incontro ha l’obiettivo di porsi come un momento di confronto su possibili azioni e interventi rivolti agli uomini autori di violenza, messi in campo, a livello internazionale e locale, da soggetti pubblici e privati quindi sulla possibile relazione con altri soggetti della rete che si occupano di contrasto alla violenza di genere.  

Un altro evento che andrà ad arricchire la giornata di domani è quello promosso dalla Fondazione del Monte, nata a Bologna e attiva in progetti di solidarietà sociale. In realtà si tratta non di uno, ma di una serie di incontri, che la Fondazione propone in digitale, con due classi dell’Istituto tecnico industriale Aldini Valeriani di Bologna e una classe del polo liceale Rambaldi- Valeriani-Alessandro di Imola. Il tutto fa parte del progetto NoiNo.org della Fondazione, che si pone l’obiettivo di contrastare la violenza di genere cercando di agire tra i giovani per sensibilizzarli al rispetto reciproco. In particolare, quest’anno Noino.org si concentrerà su un tema quanto mai attuale in tempi di pandemia, quello della violenza di genere online e del cyberbullismo: per il 21% delle ragazze e dei ragazzi,  purtroppo, il cyberstalking rientra nella normalit.

La compagnia teatrale PartecipArte, che collabora al progetto, proporrà quindi un laboratorio online in cui i ragazzi delle scuole superiori interessate potranno  affrontare in diretta alcuni problemi culturali ma anche sperimentare a distanza alcuni sketch tratti da «Amore mio – Quando una relazione diventa pericolosa», uno spettacolo di Teatro Forum costruito per mostrare le tappe che portano alla violenza e suggerire soluzioni che possano aiutare chi si trova in una relazione pericolosa. I giovanissimi spettatori appunto sperimenteranno i momenti dell’opera, in quanto il Teatro Forum è un genere molto particolare, in cui il pubblico può interrompere l’azione e intervenire per cambiare la storia, scoprendo così in presa diretta le difficoltà d’intervento, comprendendo strategie pericolose e individuando possibili vie d’uscita. «Noi di PartecipArte portiamo in scena i conflitti, gli abusi, le violenze e le discriminazioni, invitando il pubblico a trovare delle soluzioni per cambiare una cultura maschile che è tossica e dannosa e che spesso ci intrappola in relazioni pericolose» – spiega l’attore Olivier Malcor di PartecipArte. 

Ed è proprio questo tipo di cultura che giornate come quella di domani si propongono di combattere. La stessa cultura per cui oggi, secondo alcuni dati forniti dalla Fondazione del Monte, un ragazzo su quattro – di età compresa tra i 18 e i 29 anni – pensa che la violenza sulle donne sia dovuta a un raptus momentaneo, giustificato dal troppo amore, e che vada risolta dentro le mura di casa. Una percentuale preoccupante di teenager di entrambi i sessi tollera cioè che in una relazione ci siano comportamenti violenti e possessivi.   

 

 

  

 

 

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