Università, i ricercatori dell’AlmaMater trovano subito lavoro

Più del 90 per cento dei ricercatori dell’Università di Bologna oggi lavora e sfrutta le competenze acquisite durante gli studi. A rivelarlo è un’indagine condotta dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei dottori ricercatori e presentata martedì scorso al Senato accademico dell’Unibo.

I risultati dell’indagine svolta nel 2018 «confermano la qualità ed efficienza dell’offerta formativa dell’Ateneo che – conferma AlmaLaurea – con i suoi percorsi di studio e ricerca, crea opportunità importanti di inserimento nel mondo del lavoro». Sarà anche per questo che il Senato accademico dell’Università di Bologna ha approvato un aumento del 10 per cento per il finanziamento delle borse di dottorato per l’anno 2019/2020.

Inoltre, i dati rivelano che la maggior parte dei dottori di ricerca che hanno un lavoro afferma di usare nella propria attività lavorativa le conoscenze acquisite nel corso del dottorato e più della metà degli intervistati oggi lavora in Emilia Romagna. La retribuzione, infine, cresce in media dai 1.592 euro mensili, a un anno dal titolo, fino a 1.951 euro a 5 anni.

L’indagine 2018 è stata effettuata in collaborazione con il personale dell’Area Ricerca e Terza Missione dell’Ateneo e ha coinvolto circa 1600 studenti a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

 

Fonte: Alma Mater Foto:dal profilo pubblico Facebook AlmaMater Università di Bologna

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