Sulle tracce dei rifiuti: nel Bolognese sale al 61% la raccolta differenziata

A Bologna la raccolta differenziata cresce e i rifiuti recuperati sono il 95 per cento: è quanto emerge da “Sulle tracce dei rifiuti”, un ultimo report di sostenibilità del 2018 realizzato dal Gruppo Hera, azienda che si occupa di servizi energetici e ambientali nel capoluogo emilianoSi tratta di un’economia verde che ogni anno muove oltre 4 miliardi di euro di fatturato solo nel territorio bolognese. Il documento rendiconta l’impegno della società multiservizi nella gestione dei rifiuti e traccia la destinazione dei rifiuti raccolti. Da quello che emerge, la raccolta differenziata a livello provinciale (che nel 2017 era del 57,2%) nel 2018 è passata al 61%, con una raccolta pro capite di oltre 360 chili per abitante e un effettivo recupero che sfiora il 95%. 

Il Gruppo Hera avanzerebbe così verso gli obiettivi fissati dall’Unione Europea (Ue), se si guarda a tutto il territorio servito dove il tasso di riciclo sale complessivamente al 53% (+5 punti percentuali rispetto al 2017) sfiorando così il proposito Ue del 55% per il 2025. Inoltre, la società ha superato in largo anticipo il traguardo da raggiungere del 70% nel riciclo degli imballaggi richiesto entro il 2030. Entrambi i valori sono stati calcolati tracciando e seguendo i rifiuti da raccolta differenziata trattati in 60 impianti di prima destinazione e in 149 impianti di riciclo. 

Il report, oltre ai rifiuti da recupero, offre ulteriori approfondimenti dedicati a verde, organico, metallo, legno e ferro, oltre che a oli vegetali, rifiuti elettronici e ai tessili. Propone anche una panoramica sul legame fra la qualità della raccolta differenziata effettuata dai cittadini e i benefici prodotti, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico: è così emerso che nel 2018 ogni famiglia ha risparmiato annualmente circa 32 euro, pari al 13% della bolletta. 

Il Gruppo Hera si vanta di essere l’unica multiservizi italiana che ha sottoscritto il New Plastics Economy Global Commitmen,: il programma internazionale della Fondazione Ellen MacArthur che invita aziende e governi a ridurre l’inquinamento da plastica attraverso politiche di innovazione e di economia circolare. Questo progetto è stato firmato lo scorso ottobre da oltre 400 aziende, che rappresentano il 20% dei produttori mondiali di imballaggi plastici. La società italiana, solo nel 2018, ha aumentato del 10% la produzione di plastica proveniente dalla raccolta differenziata e del 7% la materia prima seconda prodotta. Per questa sfida che punta a diminuire l’impatto ambientale dei rifiuti il Gruppo ha deciso di puntare sull’operato di Aliplast, la prima impresa in Italia a integrare completamente l’intero ciclo di vita della plastica. Per raggiungere tutti gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030, tuttavia, è necessaria e importante la collaborazione di tutti cittadini. Bisogna orientarsi verso una logica che promuova il riuso e riciclo, così da allungare il più possibile la vita media dei prodotti e dei materiali plastici. 

 

Con la collaborazione di Rachele Baccichet

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