Le rapine e le tentate rapine furono commesse dalla banda di rapinatori tra il 6 e il 9 ottobre scorso tra Castel Maggiore, Argelato, San Pietro in Casale e Pieve di Cento.
Seminarono il panico nella provincia di Bologna facendo irruzione per rapinare un fast food e un albergo a Castel Maggiore, due farmacie, una ad Argelato e una a San Pietro in Casale e una sala slot a Pieve di Cento, riuscendo a procurarsi un importo complessivo di 2.380 euro. Di cinque rapine commesse, soltanto tre furono consumate, mentre in quelle al fast food di Castel Maggiore e alla sala slot di Pieve di Cento i rapitori fuggirono senza alcun bottino. Il tutto accadde tra il 6 e il 9 ottobre scorso, ma ieri i tre presunti rapinatori, un 30enne palermitano, un 34enne napoletano e un 37enne ferrarese sono stati indagati per rapina aggravata e tentata rapina aggravata in concorso e hanno ricevuto un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari.
Secondo le indagini dei carabinieri di Bologna, il 34enne faceva da palo, il 37enne aveva il ruolo materiale delle rapine e il 30enne rientrerebbe soltanto nella tentata rapina alla sala slot. Gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità dei rapinatori, in particolare, analizzando il tatuaggio, una specie di disegno tribale, che uno di loro, poi identificato nel 37enne ferrarese, aveva sul dorso della mano destra utilizzata per impugnare l’arma durante le rapine. Quella prova, unitamente ad altri elementi, come le testimonianze raccolte sul posto e la visione delle immagini di sorveglianza installate nei locali rapinati e sulla pubblica via dei quattro comuni menzionati, hanno permesso ai militari di identificare i componenti della banda.