La violenza dell’uomo sarebbe riconducibile alla gelosia che questo ha sempre nutrito a causa del rapporto di amicizia che la donna ha continuato a mantenere con il precedente convivente.
«Ti ammazzo, ti ammazzo, ti ammazzo!». Oltre queste urla di minacce di morte anche le botte. È successo domenica sera a Bologna nel Quartiere Navile dove un bolognese, un barista di 35 anni e pregiudicato, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della sua compagna convivente. A chiamare i carabinieri sono stati i vicini che avevano sentito le urla di una voce maschile proveniente da un appartamento dell’ultimo piano dello stabile che gridava ripetutamente “ti ammazzo”. I Carabinieri intervenuti hanno individuato la casa e hanno fermato l’aggressore.
La donna, 39enne, commessa, vittima delle minacce e delle botte ha raccontato di aver avuto poco prima una violenta lite con il compagno, sfociata in una vera e propria aggressione, durante sarebbe stata colpita con un pugno alla spalla per poi essere stretta con forza al collo mentre veniva minacciata di morte. Secondo quanto denunciato, i motivi della condotta violenta dell’uomo sarebbero riconducibili alla gelosia che questo ha sempre nutrito a causa del rapporto di amicizia che la donna ha continuato a mantenere con il precedente convivente con il quale condivide un figlio minore, nella circostanza non presente in casa.
La donna ha riferito non essersi trattato della prima volta e mostrava sulle braccia alcuni ematomi che riferiva esserle stati cagionati in occasione di precedenti aggressioni. L’arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato portato in carcere.