Condannato a Bologna muratore che si «autoaddestrava alla jihad»

Fu arrestato un anno fa e ieri è arrivata la condanna dal giudice per l’udienza preliminare. Nel suo telefono furono trovati migliaia di file di auto-addestramento ad atti di terrorismo.

Autoaddestramento con finalità di terrorismo anche internazionale. È l’accusa che pesa su Mounir Bahroumi, muratore tunisino 26enne e residente vicino Parma, condannato ieri dal Tribunale di Bologna a 3 anni sei mesi e 20 giorni. Nel suo smartphone furono trovati migliaia di file, con indicazioni su come costruire esplosivi o altre armi, video di attentati, esecuzioni di infedeli, predicatori che incitano alla Jihad, testi inneggianti al martirio. 

Per questo esattamente un anno fa venne fermato e portato in carcere, dove si trova attualmente. Secondo gli investigatori avrebbe avuto contatti con ambienti dell’Isis attraverso social network. Il materiale in suo possesso, per la Procura, è «un univoco portato di informazioni ritenuto utile al suo successivo coinvolgimento in atti di terrorismo». 

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