«Il decreto Salvini è un “decreto “Insicurezza”». Lo ha dichiarato Massimo Betti del sindacato generale di base (Si Cobas Bologna) durante una manifestazione di protesta ieri davanti la prefettura di Bologna. Davanti a qualche decina di manifestanti, con un microfono e una cassa audio molto potente, Betti ha urlato a gran voce i punti del decreto Salvini che non convincono Si Cobas Bologna. «Il decreto trasforma i blocchi stradali in reati penali, punibili fino a 6 anni (12 per gli organizzatori). Norma chiesta al governo dal presidente della Confederazione generale italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra), ma che potrà essere applicata a ogni corteo o presidio stradale non autorizzato», si legge nel comunicato di invito alla manifestazione di ieri. Inoltre, «inasprisce le pene contro gli occupanti di case, scatenando un’ondata di sgomberi che gettano sulla strada famiglie con bambini a inizio inverno». Si Cobas Bologna chiede, dunque, che questo decreto non sia trasformato in legge o comunque, se lo diventasse, continueranno a praticare il conflitto sindacale.

Insomma, questo decreto Salvini non piace proprio al sindacato generale di base. Nemmeno sui punti riguardo l’immigrazione. Sempre nel comunicato si legge: « Eliminando il permesso di protezione umanitaria, principale canale di regolarizzazione dei richiedenti asilo, aumenteranno gli immigrati senza permesso, da consegnare agli sfruttatori del lavoro nero e alle reti criminali».

Il decreto Salvini sulla Sicurezza e Immigrazione, su cui il governo ha posto la fiducia, andrà al voto alla Camera domani 28 novembre alle 17,10. L’annuncio della fiducia ha avuto un forte applauso dell’aula di Montecitorio da parte di Lega e del M5S, mentre dai banchi del Pd urlavano «Vergogna, vergogna!».

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