VIVO RistorArt, a Bologna dove il cibo incontra l’arte: un nuovo modo di fare ristorazione

Arte culinaria e arte visiva: due ingredienti di qualità che vanno a mescolarsi a Bologna nel RistorArt VIVO dello chef Vincenzo Vottero.

Tre esposizioni artistiche l’anno, una ogni quattro mesi. Non è il programma di una semplice galleria d’arte bolognese, ma è l’idea del ristorante, meglio chiamarlo “RistorArte”, VIVO dello chef Vincenzo Vottero che ha deciso, insieme alla sua event manager Licia Mazzoni, di mescolare l’arte culinaria all’arte visiva. Nei suoi locali nei pressi di Porta Lame, a due passi dal centro di Bologna (su viale Silvani, 18), oltre a poter gustare numerosi piatti sopraffini è possibile ammirare opere d’arte di diversi artisti, pittori e scultori. VIVO RistorArte ha così deciso di inserire nel suo menu un nuovo ingrediente che va a riempire il senso della vista e soprattutto quello legato alle emozioni che nascono dall’ammirazione di opere d’arte. Senza, però, dimenticare il gusto. La cucina di VIVO RistorArte unisce la tradizione alla ricerca e sperimentazione conservando però i suoi punti di forza nella genuinità e nella ricerca accurata delle materie prime, tutte di prima qualità. La proposta culinaria infatti parte dalla tradizione classica e viene rielaborata con accenti decisamente creativi. Un esempio è il tradizionale piatto di tortellini con burro Occelli, parmigiano reggiano “Vacche Rosse” 26 mesi, tartufo nero, brodo ristretto di faraona e fieno con perle di Lambrusco. Oppure, come antipasto, Il Risoluto di cipolla, cipolle rosse caramellate, mezze maniche soffiate croccanti, spuma di cipolla bianca di Medicina, sfere di cipolla. Il tutto presentato in una tazzona come se si stesse gustando un cappuccino, di cipolla. 

Ma posando un attimo la forchetta e tornando al nuovo progetto del RistorArt, «io e il mio staff abbiamo scelto un nuovo modo di intendere l’accoglienza, che consiste in una nuova accezione del fare ristorazione, immaginando una creatività che parte dalla cucina e si riversa nell’ambiente, e viceversa, declinandosi in tante forme diverse», dice lo chef Vottero. L’idea è quella di creare anche un luogo che dia visibilità e voce agli artisti. Pittori e scultori trovano, infatti, nelle sale del locale alcune pareti e angoli “sospesi” a loro riservati e dedicati in cui le loro opere possono prendere vita. 

A curare le mostre che si susseguiranno nel corso delle stagioni è Licia Mazzoni, PR & Event Manager di VIVO, che gestisce e organizza l’allestimento e la promozione in un modo del tutto originale: assecondando la stagionalità delle materie prime utilizzate dallo chef di VIVO. All’incirca ad ogni passaggio di stagione, infatti, un nuovo artista avrà la possibilità di presentare da VIVO i propri lavori, affinché i clienti possano assaporare e vivere un’esperienza di “creatività e bellezza diffusa”: dal piatto all’ambiente circostante e ritorno. «L’idea di un RistorArte nasce per stimolare e far volare i sensi. Perché noi, ora più che mai crediamo nelle emozioni, amiamo le sinergie, ci nutriamo di bellezza, valorizziamo l’arte in ogni sua forma», sottolinea Licia Mazzoni. 

Al momento e fino al 3 gennaio, VIVO ospita alcune opere dell’artista Simona Ragazzi, con la mostra Incontri: scultura, pittura e fotografia. L’artista bolognese ha esposto in numerose mostre in sedi pubbliche e private, ha partecipato a Biennali, concorsi e fiere d’arte nazionali ed internazionali. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in tutto il mondo e collabora in permanenza con gallerie d’arte in Italia. 

 Per altre info sul ristorante e sulle prossime mostre all’interno di VIVO www.vivoristorantebologna.it

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