Politiche abitative a Bologna, Confedilizia critica il Comune e rilancia la ricetta liberale

Bologna torna a interrogarsi sulla crisi abitativa e sulle strategie per il futuro. Durante la presentazione nella sede della Fondazione Yunus sul tema della casa, il dibattito ha messo in evidenza le difficoltà legate alle politiche abitative degli ultimi anni. Un confronto acceso, che ha visto emergere posizioni critiche nei confronti delle scelte amministrative del Comune.

A intervenire sulla questione è stata Elisabetta Brunelli, presidente di Confedilizia Bologna, che ha commentato: «Il problema delle case a Bologna è frutto delle fallimentari politiche collettivistiche del maggiore partito della città. Finalmente si ritorna alla vecchia e consolidata ricetta liberale: costruire e vendere in proprietà individuale e non condivisa. Unico modo perché il mercato delle abitazioni abbia successo».

Secondo Brunelli, l’attuale emergenza abitativa è il risultato di una gestione errata che avrebbe penalizzato il settore immobiliare per decenni. Tra le proposte avanzate da Confedilizia, emerge il potenziamento dell’Appennino come area di sviluppo abitativo e economico. «Finalmente si prende in considerazione l’Appennino. Sono 50 anni che combattiamo per lo sviluppo del territorio e ci siamo sempre sentiti condannare di conservatorismo. Ora finalmente anche il Comune capisce che la città senza la montagna non ha possibilità di sopravvivenza. Hanno dovuto portare al collasso tutti prima di capire che le loro idee erano un fallimento» ha aggiunto la presidente.

foto: di archivio

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