Confesercenti contro gli aumenti del canone per i dehors nel centro storico di Bologna

Confesercenti Bologna si oppone con fermezza all’aumento delle tariffe dei canoni per l’occupazione del suolo pubblico dei dehors in centro storico, deciso dalla Giunta Comunale di Bologna a partire dal 1° aprile 2025. L’associazione di categoria critica aspramente una misura ritenuta penalizzante per gli esercenti già messi a dura prova da cantieri, crisi economica e rincari generalizzati.

«Basta aumenti, il peso è insostenibile»

«Questo aumento delle tariffe dei canoni dei dehors – dichiara Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna – sia il primo e l’ultimo del mandato amministrativo dell’attuale Giunta comunale guidata dal sindaco Matteo Lepore. Una volta andate a regime, nel 2026 l’aumento dei canoni supererà di gran lunga l’adeguamento dell’indice di inflazione degli ultimi 14 anni previsto per i contratti di locazione».

La Delibera approvata dalla Giunta prevede un incremento annuo del 30% per le aree pedonali del centro storico, che si tradurrà in un aumento effettivo del 22,5% su base nove mesi, e un rialzo annuo del 20% per le aree non pedonali, con un impatto reale del 15%.

La trattativa ha evitato aumenti peggiori

Secondo Confesercenti Bologna, l’impatto degli aumenti sarebbe stato ancora più gravoso senza il lavoro di mediazione dell’associazione. «Abbiamo evitato incrementi fino al 50%, come ipotizzato inizialmente dalla Giunta», spiegano dall’organizzazione. Tuttavia, le modifiche introdotte non bastano a placare le preoccupazioni degli esercenti.

Le ragioni del dissenso

Confesercenti punta il dito contro una serie di fattori che aggravano la situazione per i locali del centro storico: il perdurare dei cantieri del tram, la crisi dei consumi e l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Tali condizioni, unite agli incrementi tariffari, rischiano di mettere in ginocchio molte attività.

Riduzioni per le aree periferiche

Unico elemento positivo della Delibera è la riduzione delle tariffe per i dehors situati oltre i viali di circonvallazione. Una misura che mira a incentivare lo sviluppo commerciale in periferia, ma che non basta a compensare il malcontento diffuso tra gli esercenti del centro storico.

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